Vinibuoni a Terra Madre Salone del Gusto

Torna quest’anno a Torino Terra Madre - Salone del Gusto, con un'importante novità; la storica manifestazione organizzata da Slow Food abbandona il Lingotto e si trasferisce nelle vie del centro cittadino.

Dal 22 al 26 settembre saranno protagonisti centinaia di stand del Mercato della Terra assieme ai produttori da tutto il mondo.

La guida Vinibuoni d’Italia, che da sempre si occupa di autoctoni provenienti da tutta Italia, sarà presente all’interno dello Stand del Sigaro Toscano.
Anche in questo caso porterà una piccola rappresentanza di eccellenze vinicole italiane, delle vere e proprie chicche da degustare nello spazio del Club Amici del Toscano, che per tutti i giorni della manifestazione proporrà un’enoteca, riservata ai soli maggiorenni fumatori e gratuita per i soci vecchi e nuovi del Club (con possibilità di fare l’iscrizione sul posto), dove abbinare la selezione di vini, birra e distillati al Sigaro Toscano.

I VINI PROPOSTI NELLO STAND DEL SIGARO TOSCANO

Le novità di Vinibuoni d’Italia 2017

Non esiste nazione dotata di ricchezze storiche, ambientali e artistiche come l’Italia, un paese capace di suscitare innamoramenti negli artisti e nei letterati di ogni epoca. La medesima considerazione si può fare per i vini, perché gli avvenimenti storici, i costumi, il clima hanno fatto sì che ogni regione si configurasse con una propria identità vitivinicola.
Dietro questo lungo cammino ci sono tanti attori, ci sono cantine secolari in cui il tempo ha fermato e confermato valori; in cui l’azione dell’uomo ha saputo coniugare la tradizione all’innovazione; filosofie di produzione e di vita; devozione al lavoro e continuità nella ricerca qualitativa; impegno nel vigneto e nella valorizzazione dei vitigni autoctoni del territorio. Queste cantine mostrano l’orgoglio dell’esperienza e il risultato è nei vini di etichette gloriose che hanno fatto la storia enologica dell’Italia.
Castelli, ville, abbazie, borghi medioevali, spazi moderni in cui tuttavia ritroviamo storie enologiche antiche, raccontano il “saper fare” dei vitivinicoltori italiani  in 100 e più anni di storia.
In guida le aziende sono contrassegnate con l’apposita icona. Questa icona compare nella scheda delle aziende selezionate di chi ha indicato l’anno di nascita e che ha superato i 100 anni di attività. La mappatura delle aziende continuerà per arrivare a definire un quadro completo della realtà imprenditoriale che contraddistingue la storia enologica  italiana.

Vinibuoni d’Italia 2017

• La Redazione ha consegnato in questi giorni a Touring Club Italiano gli elaborati dell’edizione 2017 della guida Vinibuoni d’Italia pronti per la stampa.
La guida sarà in libreria verso fine Ottobre, ma a Ein Prosit che si svolgerà a Tarvisio-Malborghetto dal 20 al 23/10, chi sarà presente potrà visionare in anteprima la selezione dei vini operata dai coordinatori regionali di Vinibuoni d’Italia. Molti di questi vini saranno in degutazione presso 'Enoteca Italia', che anche quest’anno verrà allestita non solo in occasione della prestigiosa manifestazione tarvisiana, ma, in sequenza, al Merano WineFestival, al WineAround di Saluzzo e a Vinitaly 2017.

• Enoteca Italia è un evento molto importante ideato dalla guida per promuovere in modo diretto - al pubblico e gli operatori di settore - i vini che sono stati selezionati dalle 27 commissioni che hanno degustato quest’anno oltre 26 mila vini. Enoteca Italia è dunque un appuntamento di promozione imperdibile soprattutto per le aziende, ma anche per i consumatori che in tal modo hanno l’opportunità - unica in Italia - di vedere raggruppato in un solo spazio, il meglio della produzione in fatto di vini tipici e storici della Penisola. Questi vini sono stati inviati ad Enoteca Italia dalle aziende che si sono distinte in guida sia per l’impegno profuso per ottenere l’eccellenza espressa dai vitigni autoctoni, sia nell’esprimere il meglio in fatto di bollicine la cui selezione è inserita nell’apposita sezione dedicata agli spumanti Metodo Classico.

• Le aziende selezionate in guida hanno dunque usufruito di questa opportunità offerta da Vinibuoni d’Italia, aderendo al progetto proposto dalla Redazione di partecipare, con il vino simbolo, ai quattro eventi di Ein Prosit, Merano WineFestival, WineAround e Vinitaly 2017.

• La presentazione ufficiale della guida avverrà anche quest’anno a Merano WineFestival sabato 5 novembre presso il Teatro Puccini. Nell’occasione le aziende che hanno ottenuto la Corona, riceveranno il diploma che attesta l’eccellenza del vino premiato con il massimo riconoscimento della guida.

• Per chi non ci avesse seguiti all’indomani delle Finali, ritengo importante riproporre i dati ufficiali di Vinibuoni d’Italia 2017:
5000 vini selezionati in Guida
491 i vini che hanno ottenuto la Corona: massimo riconoscimento per i vini top dell’eccellenza, scelti con voto palese di maggioranza nella sessione finale di degustazione a commissioni riunite su scala nazionale. La premiazione e presentazione della guida alla stampa si terrà  nel Teatro Puccini di Merano.
209 i vini che hanno ottenuto la Golden Star: secondo massimo riconoscimento per i vini che hanno espresso eleganza, finezza, equilibrio, qualità e precisa espressione del varietale e del territorio.
338 le corone attribuite dai winelovers ovvero dal pubblico che ha assistito alle finali di Vinibuoni d’Italia e che ha votato parallelamente ai coordinatori della guida. Un pubblico, per la maggior parte costituito da sommelier, giornalisti e operatori di settore.
269 i vini da non perdere: vini di particolare pregio che le commissioni regionali hanno voluto mettere in risalto, dedicando loro un’apposita sezione della guida.

• Vinibuoni d’Italia sta predisponendo anche il programma delle presentazioni regionali della guida che saranno non solo motivo di incontro territoriale con i produttori, ma anche presupposto per premiare le aziende che avendo ottenuto la Corona non saranno presenti a Merano. Le presentazioni regionali della guida sono anche l’occasione per insignire del diploma di merito i produttori che hanno ottenuto con i loro vini la Golden Star.

• Volgendo lo sguardo al lavoro svolto esprimo tutta la mia gratitudine alla Redazione che operando in modo instancabile e senza porsi problemi di orario anche quest’anno ha rispettato la data di consegna dei lavori. Il febbrile, faticoso e inesauribile lavoro di  Redazione, in tre mesi, ha permesso di elaborare tutti i dati e le schede inviate dai coordinatori regionali e comporre graficamente la guida controllando ogni dato fornito ed ogni etichetta al fine di ridurre pressoché a zero il margine di errore. Un lavoro che è seguito a quello dei 27 coordinatori regionali che con le loro commissioni hanno messo in moto e orchestrato l’immensa macchina delle degustazioni.

• Un ringraziamento particolare va ai partner che da anni credono in Vinibuoni d’Italia. A Grana Padano, Salumificio Levoni, Verallia ed Ersa, si sono aggiunti quest’anno Amorim e Sacmi. A quest’ultima azienda dedichiamo in questa news letter un particolare approfondimento, dedicando alle altre un’analisi specifica nelle successive comunicazione.

• Last but not least, il mio ringraziamento va ai Produttori. Sono loro i veri artefici di questa guida che, attraverso il lavoro della Redazione e dei Coordinatori, altro non ha fatto che monitorare un percorso di elevamento qualitativo dei vini e di grande intraprendenza imprenditoriale. Lo dimostra l’innegabile successo dell’export che cresce in volume e in valore e offre maggiori prospettive future al settore. Anche su questo versante la guida sarà maggiormente vicina ai produttori, mettendo a loro disposizione  la versione App della guida in lingua italiana e inglese, ma vagliando l’opportunità di essere presente con i produttori anche in manifestazioni internazionali.

Sacmi scommette sul settore vino e crea la Divisione Wine&Spirits

Intervista a Vezio Bernardi, General Manager Sacmi Beverage a cura di Mario Busso

Proporsi come interlocutore a 360° nella gestione di tutto il processo di lavorazione nel settore, dal vigneto alla bottiglia, dal packaging alla logistica”. È questo l’obiettivo del Gruppo Sacmi che, all’indomani dell’acquisizione di Defranceschi – uno dei marchi storici nella progettazione e nella commercializzazione di soluzioni per la lavorazione delle uve – annuncia la costituzione di una vera e propria Divisione Wine&Spirits, che completa e mette a sistema la già ampia offerta del Gruppo per il settore, dal bag-in-box al riempimento, dall’etichettaggio al fine linea. Vezio Bernardi, General Manager Sacmi Beverage, spiega le ragioni di questa scelta strategica e, insieme, i nuovi orizzonti del Gruppo Sacmi quale partner globale della filiera enologica.

Quali gli obiettivi che Sacmi si propone con la creazione della Divisione Wine&Spirits?

La Divisione Sacmi Wine&Spirits avrà al proprio interno marchi quali Defranceschi (presse per uva, deraspatrici, serbatoi, attrezzature per il controllo qualità), Sacmi Verona (etichettatrici KUBE), Sacmi Packaging (soluzioni BAG IN BOX, fine linea, ecc) oltre a tutto il know how del Gruppo in termini di ingegneria, architettura e automazione degli impianti frutto di anni di esperienza in ambito internazionale. Tale ambiziosa operazione completa e mette a valore un percorso che affonda le proprie radici nella storia del Gruppo, fondato nel 1919 e già nel dopoguerra interlocutore primario nella progettazione di macchine per la produzione di tappi a corona, un settore nel quale, ancora oggi, Sacmi è leader mondiale”.

• L’avere individuato nel settore enologico un obiettivo importante da perseguire consolida l’impegno, la ricerca e l’esperienza che il Gruppo ha maturato in quasi cento anni nel beverage?

Certamente. Poiché Sacmi non è solo leader mondiale nei tappi corona. L’esperienza acquisita nello sviluppo di altri tipi di capsule (alluminium caps, plastic caps) e nella progettazione di impianti completi per imbottigliamento di acqua e CSD in bottiglie PET e, più in generale, la costante attività di ricerca e lo sviluppo di soluzioni per il filling, sia dei soft drink sia della birra in vetro, hanno consentito a Sacmi di sviluppare macchinari competitivi facilmente adattabili al mondo del vino. Inoltre, Sacmi è entrata da alcuni anni nel settore food con l’acquisizione di C&M Holding (lavorazione e packaging del cioccolato) e ha sviluppato una Divisione Automation con la progettazione di sistemi ottici completi per il controllo qualità sia in linea sia per analisi ambientali (sistemi Near-Infra-Read per analisi in campo, non distruttive di tutti i prodotti organici quali frutta, ortaggi, ecc), soluzioni potenzialmente di grande interesse per questo settore e che ora abbiamo l’opportunità di valorizzare in funzione dei nuovi obiettivi della Divisione”.

• Alcuni nomi importanti dell’enologia italiana, come Masi Agricola, Ca’ dei Frati, Zenato, Santa Margherita, la Cantina Produttori di Valdobbiadene annoverano soluzioni tecniche e robotizzate Sacmi di ultima generazione, sistemi di automazione che favoriscono una gestione più efficiente e razionale della cantina. Il Gruppo è dunque già presente con i propri servizi sul mercato italiano?

Sacmi è già presente in Italia con proposte molto innovative. La possibilità di offrire soluzioni di grande successo per il settore enologico – come l’ultima nata in casa Sacmi Verona, l’etichettatrice modulare KUBE dalle ampie e riconosciute doti di flessibilità ed efficienza – accanto alle sinergie sviluppate sul fine linea con la Divisione Sacmi Packaging, hanno gettato le basi per l’ingresso a tutto tondo nel settore anche in Italia. A rafforzare l’ambizione è l’ultima acquisizione mirata da parte del Gruppo, quella di Defranceschi che – oltre al pluridecennale know how nel settore – porta in Sacmi un valore aggiunto notevole anche dal punto di vista del brand. Defranceschi è una delle poche aziende al mondo le cui soluzioni sono certificate dal CIVC, associazione interprofessionale francese che raggruppa i produttori e i commercianti di Champagne. Ma non è tutto: a coadiuvare la nuova Divisione Wine&Spirits sarà anche la grande esperienza acquisita da Sacmi sulla sensoristica – dai sistemi di ispezione per il controllo qualità direttamente in linea del processo di riempimento ed etichettaggio agli avanzati sistemi di controllo olfattivo in campo ed in laboratorio sviluppati dalla Divisione NIR – consentendo al Gruppo Sacmi di proporsi come interlocutore a 360° nella gestione di tutto il processo di lavorazione, dal vigneto alla bottiglia, dall’etichetta al packaging, alla pallettizzazione e alla spedizione”.

• Lo scenario mondiale del mercato del vino è estremamente dinamico. Come intende muoversi Sacmi in questo contesto?

La produzione mondiale di vino, avviata verso i 250 milioni di ettolitri entro il 2019, vede buone prospettive di crescita in particolare su mercati emergenti quali Cina e Sudafrica, ma anche un primario mercato di sbocco negli States. Sacmi Wine&Spirits individua nella ‘cantina chiavi in mano’ il fulcro per un efficace posizionamento nel settore. La cantina, insomma, non solo come luogo di produzione e lavorazione del vino – ambiti presidiati da Sacmi anche grazie a un recente accordo di collaborazione con un primario laboratorio internazionale di enologia – ma anche come luogo esperienziale dove il cliente viene a contatto con una filosofia produttiva, dal design della linea all’esperienza sensoriale complessa legata al mondo della lavorazione e fermentazione delle uve. Per questo la Divisione avrà come focus principale, accanto alla produzione di macchine per il processo e il riempimento, la realizzazione di cantine complete, luoghi di eccellenza tecnologica ed enologica e status symbol al tempo stesso, che ambiscono a rappresentare un’altra pietra miliare nel percorso di sviluppo e crescita del Gruppo Sacmi nel mondo del beverage”.

Sacmi

La Carta d’identità

Protagonista globale dell’impiantistica industriale nei settori ceramics, packaging, plastics, automation & food processing, Sacmi consolida oltre 1,4 miliardi di euro di fatturato, con 80 società attive in 30 Paesi del mondo e più di 4mila collaboratori, 1.000 dei quali impiegati nella casa madre di Imola. La capillarità del network commerciale e gli avanzati servizi di assistenza post vendita garantiti da sedi e filiali dislocate in tutto il mondo consentono al Gruppo di proporsi come interlocutore privilegiato per un’offerta impiantistica integrata e chiavi in mano, personalizzata sulla base delle specifiche esigenze del committente e del mercato. Il laboratorio R&S Sacmi, certificato dai top player internazionali del beverage, è punto di riferimento per tutte le aziende del Gruppo e accompagna il cliente sin dalla fase progettuale, quindi per tutta la vita utile della macchina e dell’impianto.

 

SWIMRUN CHEERS

SWIMRUN CHEERS è un percorso che unisce sport, intrattenimento, birra artigianale e cibo di qualità con le eccellenze del territorio, che saranno i protagonisti dell’ultimo weekend di agosto, sabato 27 e domenica 28.
La kermesse di Pallanza apre alle ore 7 con la partenza della gara di Swimrun dal lungolago di Pallanza per poi toccare tra frazioni di nuoto e corsa le Isole Borromee, Stresa, Baveno, Feriolo, il Lago di Mergozzo, Fondotoce, tornando a Pallanza per le ultime bracciate intorno all’Isolino di san Giovanni e concludere i 39km della versione Iron o i 27 di quella short. Ai nastri di partenza i 20 migliori atleti italiani, francesi e svizzeri di questa disciplina, con in testa il locale Diego Novella. Orari di arrivo previsto a Pallanza tra le 15 e le 16.
La parte birraria e gastronomica apre le porte sul lungolago Pallanza alle 12 di sabato 27 agosto, con OLTRE 50 BIRRE ARTIGIANALI da Piemonte, Lombardia, Liguria e Friuli Venezia Giulia: Baladin, Antagonisti Gipsy Brewers, Birrificio Balabiòtt, Birrificio della Ghironda, Birra Gjulia, Troll, Kauss, 50&50 Craft Brewery, Croce di Malto, Birrificio della Granda, Frè, Kamun, Birrificio Scarampola, La Birrofila.
L'ingresso alla manifestazione è gratuito e alle casse si potranno acquistare i gettoni degustazione che
consentono di scegliere liberamente tra le tante tipologie presenti. Il kit base del costo di 5 Euro comprende il bicchiere in vetro indispensabile per gli assaggi, la tasca porta bicchiere e 1 gettone per una degustazione.

carta delle birre

I gettoni per gli assaggi successivi saranno in vendita al prezzo di 2 Euro. Ogni gettone da diritto ad una degustazione da 15 cl.
Grazie a Satispay sarà possibile pagare anche con il cellulare. Se non siete ancora registrati scaricate la app eregistratevi con il codice promo FOODAROUND per ricevere subito 5 € di bonus.
Inoltre a chi paga con Satispay verrà restituito il 10% della spesa.
Accanto alla birra artigianale non mancherà il cibo, con un'area allestita per proporre uno STREET FOOD di qualità, con prodotti del territorio e tanto pesce di lago. Protagonisti i ristoratori di Verbania, tra cui potrete trovare Massimiliano Celeste, chef stellato del Ristorante Il Portale, Marco Zonca dell’Osteria del pescatore e Cooperativa pescatori alto verbano, Piergiorgio Gironi dell'Osteria degli Specchi, Marco Vismara del Bar Imbarcadero, Marcella Ruschetta del ristorante Le Colonne, Andrea Nassa del Bar Sursum Corda, Francesco e Massimiliano del Bar Bavara e Michela Calciati del Ristobar di Villa Giulia.
Per i più piccoli e per chi non beve birra ci sarà la Molecola, la cola dal cuore e dal gusto italiano.
Saranno presenti anche la Condotta Slow Food Lago Maggiore e Verbano e la Condotta Slow Food Valle Ossola, che cureranno lo spazio incontri con i produttori di tipicità locali e con la guida alle Birre d’Italia.
Un progetto quindi che abbraccia la cultura dello sport, della birra artigianale e del cibo, allargandosi anche a quella musicale, grazie alla concomitanza con POLIRITMICA, il festival di percussioni che rinnova il suo appuntamento sulle rive del lago, con un concerto dal vivo in programma sabato 27 agosto sul lungolago.
Sono tanti i motivi per non lasciarsi sfuggire questo appuntamento di fine estate, gli orari della manifestazione sono: sabato 27 agosto dalle ore 12 alle ore 1 e domenica 28 agosto dalle ore 11 alle ore 24
Si ringraziano i comuni di Verbania, Mergozzo, Stresa, Baveno e l’Amministrazione delle Isole Borromee per aver creduto nel progetto ed aver concesso il patrocinio alla manifestazione.
Per ulteriori informazioni:
www.swimruncheers.it
www.foodarounditaly.it
Facebook: foodaroundpage e swimruncheers - tel. 392.8828211

 

Ricerca e non improvvisazione

Villa Sandi, splendido edificio di scuola palladiana risalente al 1622, ai piedi delle colline trevigiane, nel cuore del Montello e dei colli di Valdobbiadene, ha ospitato, sabato 16 luglio, il 1° Forum internazionale di "Wine Research Team WRT". Si tratta di un progetto nato con l’annata 2012 da una intuizione di Riccardo Cotarella, presidente dell'Assoenologi e dell’Unione mondiale degli Enologi, che coinvolge al momento 35 aziende dislocate sul territorio nazionale con due nuove entry straniere, una francese, l’altra giapponese. Obiettivo di WRT è quello di promuovere la ricerca scientifica applicata alla viticoltura e all’enologia italiana con particolare attenzione alla sostenibilità e soprattutto di condividere e comunicare i risultati della ricerca universitaria al mondo del vino.
Il gruppo WRT è costituito da aziende private e cooperative che si affidano alla consulenza del dott. Cotarella per lo sviluppo dei loro prodotti e si avvalgono di un Comitato scientifico affiancato da un pool di massimi esperti tra cui spiccano i nomi dei professori Attilio Scienza, Fabio Mencarelli e Riccardo Valentini.
La giornata che ha visto la partecipazione di numerosi produttori è stata un’occasione di confronto e di condivisione dei progressi della ricerca e delle metodologie della comunicazione del vino.

• Ad aprire i lavori il prof. Vincenzo Tassinari, presidente di WRT, che ha ricordato l’inizio con 18 imprese nell’aprile del 2014 “nei due anni di attività abbiamo ottenuto molto spazio e la stessa nostra presenza ad Expo Milano 2015 è stata la testimonianza della validità della nostra rete. Una sfida ancora aperta, ma una bella testimonianza di come le imprese associate pensano al futuro ed ai confronti che il futuro sta ponendo loro davanti. È il mercato dei consumatori che dirige le tendenze, consumatori che sono e saranno sempre più connessi, informati e aggiornati su quello che viene di buono ma anche di cattivo. Saranno sempre più esigenti, vorranno garanzie di innovazione e di biodiversità”.

• A seguire Riccardo Cotarella ricorda come “il mondo del vino sia stato invaso da una consistente presenza di imbroglioni, maghi, sciamani, senza preparazione scientifica che predicavano il naturalismo coatto che ha portato alcuni produttori a compiere scelte scellerate che si vedevano nei vigneti dopo uno o due anni. Per questo la necessità di mantenere la qualità attraverso la ricerca scientifica”. Si sofferma ad elencare le ambiziose sperimentazioni che il gruppo sta portando avanti come quelle sugli induttori di resistenza derivati da alghe marine per ridurre i trattamenti chimici; la creazione di portainnesti resistenti alla siccità ed al calcare e di vitigni resistenti alle malattie; nuove tecniche di appassimento, lo studio sulla fertilità dei terreni, la zonazione mirata alla viticoltura di precisione e anche una piattaforma per la raccolta di tutti i dati utili per mappare le condizioni del vigneto.

• Attilio Scienza, docente e ricercatore di viticoltura all’Università di Milano è entrato nel dettaglio scientifico. Il suo intervento si è basato su tre concetti: sostenibilità, sperimentazione e biodiversità. Si dovrà sviluppare una viticoltura che si prolunghi nel tempo, che tenga conto dell’ambiente e si basi sull’etica. Una viticoltura resiliente che ha come simbolo lo straordinario albero di Kalaloch e che porta a utilizzare sempre meno le risorse esterne; in questi anni abbiamo abusato delle conoscenza chimiche e adesso dobbiamo tornare indietro. Quindi maggiore rispetto per l’ambiente, riduzione dell’uso di fitofarmaci, contenimento dei costi, maggiore attenzione alla salute degli operatori e dei consumatori. Inoltre dovrà tenere conto dei cambiamenti climatici, della delocalizzazione della viticoltura, del crollo dei consumi in Europa e dell'invecchiamento cellulare dei portainnesti: dei 39 disponibili ne vengono usati sono 6. Fondamentale poi la conoscenza del suolo, grande ricchezza in termine di continuità, uno scrigno non rinnovabile che custodisce il segreto della vita ed indicatore di biodiversità senza tralasciare il ruolo operato dalle radici, vero cervello della pianta. Continua la sua relazione parlando di un cambio di paradigma della viticoltura con l’utilizzo di una tecnica della medicina umana, la correzione del genoma (genome editing), che va annoverata tra le nuove tecniche di allevamento delle piante ed anche della cisgenetica , vale a dire la modifica di alcune basi di geni presenti nella stessa specie. E’ quindi possibile far diventare i nostri vitigni resistenti a oidio e peronospora e dare, di conseguenza, un’offerta di vino prodotto senza trattamento fitosanitario.

• A concludere la prima parte del convegno il prof. Fabio Mencarelli, docente di enologia all'Università di Viterbo, che si è soffermato in particolare su due sperimentazioni. "Una riguarda i vitigni dell'Amarone: la defoliazione in campo e l'appassimento differenziato delle uve. L'altra riguarda la gestione della temperatura della macerazione delle uve dopo la raccolta e prima della vinificazione”. Il responsabile tecnico di Terre Cortesi Moncaro delle Marche ha illustrato le loro sperimentazioni sulla riduzione dei trattamenti in vigna, azione pianificata da qualche anno in un vigneto di Verdicchio condotta in una annata impegnativa come il 2014 per contrastare le malattie fungine utilizzando l’ossigeno iperattivo.

• La seconda parte del forum ha sviluppato il tema della comunicazione della ricerca con l’intervento di Floriano Zambon, presidente delle Città del vino e sindaco di Valdobbiadene, Capitale della Cultura Enologica Europea 2016, “tutti i risultati della ricerca devono venire trasmessi utilizzando tutti i canali disponibili, da quelli tradizionali ai social network, soprattutto quelli della rete dei comuni che fanno parte delle città del vino. Importante aspetto oltre la qualità del prodotto, anche l’ambiente”.

• Per Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di gusto, il mondo del vino deve fare attenzione all’autoreferenzialità che rende poco credibile il senso che si vuole comunicare. Un linguaggio più attento in grado di sfruttare i nuovi strumenti con un invito ad utilizzare lo storytelling.

• A seguito di una serie di articoli per approfondire il concetto di sostenibilità è nato il Forum per la Sostenibilità Ambientale del Vino che ha coinvolto molti esperti della comunità tecnico-scientifica, oltre 1000 aziende vitivinicole e 15 programmi nazionali per lo sviluppo sostenibile del vino.

Piera Genta
Coordinatrice Piemonte Vinibuoni d’Italia

Vinibuoni e i tesori del Belpaese

Mentre a Buttrio tutto è pronto per celebrare l’evento delle finali di Vinibuoni d’Italia per incoronare l’eccellenza della produzione autoctona italiana, il mercato Usa nelle parole di Jeff Porter, uno dei massimi sommelier degli States e beverage director del gruppo Batali & Bastianich Ospitality Group, premia l’impegno dei vignaioli italiani impegnati nella ricerca sui vitigni autoctoni.
Il successo dei locali di Joe Bastianich, che in Usa ne ha aperti 25, in collaborazione con lo chef Mario Batali, passa anche per la carta dei vini, con centinaia di etichette del Belpaese.
“Il vino italiano è una componente chiave della tavola. È da molto tempo - racconta Jeff Porter, intervistato a “Collisioni” da Wine news - uno dei Paesi di riferimento, anche grazie alla spinta del turismo, che ha consentito a persone di New York, Pittsburgh, Dallas, Los Angeles di conoscere l’Italia”.
“Gli americani - continua Porter - amano immergersi nella cultura italiana. La tendenza a fare vini dal gusto omologato sta morendo, e giustamente non ha senso un vino italiano con lo stesso sapore di un vino della California. Ci sono cantine che per molto tempo hanno tentato di fare con il Sangiovese vini simili ai Bordeaux, ma perché? È bello vedere gente che sa riconoscere ed apprezzare il Barolo, il Barbaresco, i vini toscani e quelli pugliesi.... Mi piace l’idea di fare un breve viaggio in Italia solo con i suoi vini, ognuno dei quali racconta un aspetto e una regione diversa, esaltando i diversi piatti delle tradizioni locali, senza muovermi dagli Stati Uniti, perché oggi è possibile farlo, c’è spazio e consapevolezza anche per i territori meno noti”.
Parole sacrosante quelle di Porter, perché i vini da vitigni autoctoni sono identitari di territori e di culture rare e preziose di cui è ricca l’Italia che vanta un patrimonio unico al mondo. Un patrimonio di vini e vitigni che contempla tutte le aree vitivinicole italiane, famose e meno conosciute, che anno per anno emergono con più evidenza e forza attraverso l’esaltazione dei vini di eccellenza che Vinibuoni d’Italia incoronerà nell’evento delle finali.

Vinibuoni Charming Club

La crescita di oltre il 30% di visite in cantina nel 2015 e il conseguente aumento di fatturato per le aziende vitivinicole confermano quanta voglia di “vacanza in vigna” ci sia da parte dei turisti. Lo conferma ulteriormente l’indagine condotta da Coldiretti-Ixè presentata a metà luglio 2016 a Roma, da cui si evince che nelle vacanze in Italia la spesa per cibi e vino non è mai stata così alta: 12 miliardi di euro nell’estate, pari ad 1/3 del budget dei turisti italiani e di quelli stranieri, che vedono in testa tedeschi, americani e francesi.
A emergere è soprattutto l’aumento delle presenze di italiani, infatti 6,5 milioni andranno in un tranquillo agriturismo, dove, con un buon rapporto qualità/prezzo, si mangia locale e a km 0. E se per il 30% di italiani il successo della vacanza dipende dal cibo, 6 stranieri su 10 fanno shopping di cibo - vino, formaggi e olio - più che di souvenir.
Il wine & food, oltre che motivazione di viaggio, è ormai prima voce di spesa turistica in Italia, da cui dipende buona parte di indotto economico e un milione di lavoratori.
Per soddisfare l’interesse e le richieste dei suoi lettori, la guida Vinibuoni d’Italia segnala da anni le aziende vitivinicole che offrono ospitalità nelle proprie strutture o in location ad esse collegate, evidenziando questo servizio con un’apposita icona messa a lato del nome dell’azienda selezionata in guida. Con la nuova edizione in fase di preparazione, Vinibuoni d’Italia ha elaborato un apposito format promozionale che prevede l’inserimento sul sito www.vinibuoni.it delle strutture che vogliono dare risalto alla loro attività nella rubrica “Vinibuoni Charming Club”. Sotto questo claim la guida Vinibuoni d’Italia 2017 ha realizzato anche un focus per le stesse aziende che hanno aderito all’opportunità offerta di collegare la scoperta dei territori vitivinicoli a una piacevole sosta di relax o di degustazione di prodotti inserita nei territori di produzione del vino.

Le finali di Vinibuoni d'Italia

BUTTRIO CAPITALE DEGLI AUTOCTONI
IL GRANDE EVENTO DELLE FINALI PUBBLICHE DI VINIBUONI D’ITALIA
28-30 Luglio Villa di Toppo Florio

• Anche quest’anno le Finali di Vinibuoni d’Italia, la guida del Touring Club Italiano, si svolgeranno a Buttrio. Siamo alla quinta edizione che si preannuncia straordinariamente interessante, con circa 690 vini ottenuti da vitigni autoctoni, che rappresentano l’eccellenza della produzione enoica della Penisola.

• A Buttrio si svolgerà la grande kermesse per attribuire la Corona, ovvero il massimo riconoscimento che la guida assegna a quei vini che si sono distinti per piacevolezza di beva e per indiscussa emozionante qualità. A votarli saranno i coordinatori regionali della guida riuniti in tre commissioni: coordinatori che per la maggior parte sono giornalisti e sommelier che dedicano alla promozione del vino e del territorio di provenienza il loro impegno professionale e la loro passione.

• Le degustazioni si terranno a Buttrio, nelle sale della Villa di Toppo Florio, ogni mattina dal 28 al 30 luglio, a iniziare dalle 9 fino alle 14.

• Con l’evento “Oggi le corone le decido io” Vinibuoni d’Italia rinnova a Buttrio un concomitante appuntamento unico e straordinario. Gli stessi vini che verranno esaminati dalle commissioni di Vinibuoni d’Italia. Per merito del Comune di Buttrio e con la collaborazione di Ersa farà parte delle commissioni di “Oggi le Corone le decido io” un gruppo di giornalisti e blogger selezionati. Un’occasione davvero avvincente per chi opera nel mondo della comunicazione del vino e del turismo enogastronomico.

• Wine lovers, giornalisti e blogger parteciperanno alle degustazioni, esprimendo i loro giudizi e assegnando il loro voto per decidere quali dovranno essere a loro gusto le Corone.
Con un’operazione unica in Italia all’insegna della trasparenza e della partecipazione, le Corone attribuite dalle commissioni parallele ai vini ritenuti migliori verranno segnalate nella guida Vinibuoni d’Italia 2017 con una specifica icona e sul sito www.vinibuoni.it.

• Sabato un evento unico e straordinario
Buttrio e il Friuli Venezia Giulia incontrano le regioni d’Italia nei piatti tradizionali elaborati dallo chef Zago in abbinamento a tutti i 690 vini finalisti
Sabato 30 alle ore 18.30 ci sarà la proclamazione delle Corone. A seguire, come evento di chiusura della manifestazione, si svolgerà nel parco della Villa di Toppo Florio un percorso gastronomico elaborato dallo chef Zago alla scoperta delle prelibatezze della cucina tradizionale italiana abbinata a tutti i 690 vini finalisti che verranno posti in degustazione per tutti coloro che interverranno.

Il menù
Dal Friuli: Il Frico croccante
Dal Veneto: Il “Savor” della Laguna veneta
Dalla Liguria: Trofie con pesto di basilico, patate e fagiolini
Dalla Toscana: Panzanella e pappa al pomodoro
Dalla Campania: Maccheroncini di Gragnano alla Sorrentina
Dal Molise: Arancini di riso
Dalla Calabria: Polpettine di neonata di pesce con salsa di peperoni
Dalla Sicilia: Cous Cous alla mediterranea
Dalla Sardegna: Il tonno di Carlo Forte alle erbe dell’isola
Selezione di dolci preparati dalle famiglie di Buttrio

La serata prevede un numero limitato di posti, per questo la prenotazione è obbligatoria.

Prenotazioni presso Pro Loco Buri: info@buri.it - 0432 673511

LA GRANDE NOTTE DELLE CORONE

Un evento straordinario in occasione delle finali di ViniBuoni d’Italia,
nella splendida cornice del parco della Villa di Toppo Florio a Buttrio,
690 VINI IN DEGUSTAZIONE
premiati da Vinbuoni d'Italia

Si potrà fare un vero e proprio tour enologico dal Barolo all’Aglianico del Vulture, passando per il Brunello e l’Amarone, senza dimenticare le grandi eccellenze spumantistiche italiane.

I vini saranno abbinati ai piatti della tradizione italiana preparati dallo chef friulano Zago

Il menù della serata
Dal Friuli: Il Frico croccante
Dal Veneto: Il “Savor” della Laguna veneta
Dalla Liguria: Trofie con pesto di basilico, patate e fagiolini
Dalla Toscana: Panzanella e pappa al pomodoro
Dalla Campania: Maccheroncini di Gragnano alla Sorrentina
Dal Molise: Arancini di riso
Dalla Calabria: Polpettine di neonata di pesce con salsa di peperoni
Dalla Sicilia: Cous Cous alla mediterranea
Dalla Sardegna: Il tonno di Carlo Forte alle erbe dell’isola
Selezione di dolci preparati dalle famiglie di Buttrio

Il costo della serata, cena e degustazione libera
dei 690 vini è di 30 euro.

La serata prevede un numero limitato di posti,
per questo la prenotazione è obbligatoria.

Prenotazioni presso Pro Loco Buri: info@buri.it - 0432 6735

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