Gulash&Barbera d'Asti

1 Kg di manzo - 100 g cipolla mondata - 50 g passata di pomodoro - 70 g Burro - 1 bicchiere di Barbera d'Asti - brodo farina - paprica - sale

Tagliare la carne a dadini regolari, quindi infarinarli leggermente e cospargerli di paprica perché si insaporiscano bene. Intanto, affettare finemente la cipolla mondata. Far sciogliere in una capace casseruola g 40 di burro e farvi appassire la cipolla. A parte, in un'altra padella, possibilmente del tipo antiaderente, rosolare in g 30 di burro la carne, finché sarà colorita su tutti i lati. Unirla, allora, alla cipolla, mescolare bene il tutto, salare; eventualmente, a seconda dell'intensità del sapore che si vuole ottenere, aggiungere altra paprica e, non appena il fondo ricomincia a sfrigolare, bagnare con un bicchiere di vino e lasciarlo evaporare. Coprire con brodo caldo e con la passata di pomodoro e cuocere a fiamma media per circa 2 ore. Servire a piacere con patate bollite.

BARBERA D'ASTI

In termini storici, la comparsa della Barbera è datata 1512, anno al quale risale la prima citazione del vitigno registrata in un atto catastale. Si estende presto in tutto il Monferrato e nell’Alessandrino, diventando nei secoli uno dei prodotti più riconoscibili del territorio piemontese. Per molto tempo venne considerato un vino contadino, fino a quando, a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, un gruppo di produttori seppe rinnovarlo, per rispondere a esigenze e gusti contemporanei, facendo della Barbera uno dei più importanti vini italiani, oggi con crescenti consensi anche a livello internazionale. La Doc venne riconosciuta nel 1970, la Docg nel 2008; la Barbera d’Asti può inoltre fregiarsi della menzione Superiore in seguito a un passaggio di invecchiamento di minimo 14 mesi, dei quali almeno 6 in botti di legno. In questa versione le proprietà organolettiche restituiscono sensazioni di maggiore complessità, aprendo nuovi spazi di apprezzamento e consumo.
Dotata di grande versatilità, la Barbera d’Asti Docg è oggi uno dei prodotti maggiormente iconici e identitari del Monferrato del vino, sia in termini economici che in termini di immagine, sempre più apprezzato su scala nazionale e internazionale. L’area che ne consente la produzione si estende su 167 comuni piemontesi, 116 in provincia di Asti e 51 in provincia di Alessandria.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Il colore è rosso rubino, particolarmente intenso nel tipo Superiore, tende al granato con l’invecchiamento. Il profumo è intenso, vinoso da giovane, persistente: prevalgono la ciliegia, la prugna, le bacche scure, che evolvono in sentori di confettura e frutta sotto spirito, quindi note più o meno intense balsamiche, speziate e talvolta floreali; con la maturazione in legno sviluppa sentori di cannella, cacao e liquirizia. Al gusto risulta pieno, di grande calore ed armonia. L’affinamento regala complessità e ricchezza di tannini dolci e vellutati ed una lunga persistenza gusto-olfattiva.

Vinibuoni d'Italia sbarca in Sardegna

Lunedì 11 marzo, a partire dalle ore 15.30, il Salone dell’Artigianato di Sassari ospiterà la presentazione della nuova edizione della guida, Vinibuoni d'Italia 2024, edita dal Touring Club Italiano. Giunta alla 21 esima edizione, la guida ha registrato ancora una volta una crescita nella qualità dei campioni degustati: oltre 35.000 vini, con 1949 aziende selezionate e 6728 vini recensiti, tra cui spiccano 703 Corone, assegnate dai coordinatori regionali ai migliori assaggi individuati nelle selezioni. Alcuni vini coronati, che in virtù del riconoscimento hanno preso parte alle degustazioni delle Finali Nazionali, che si sono svolte presso il Consorzio di Tutela Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, sono stati ulteriormente premiati dai curatori nazionali, Mario Busso e Alessandro Scorsone, che hanno stilato la classifica dei TOP 300. Le commissioni parallele delle finali, nell’ambito del progetto “Oggi le corone le decido io”, hanno infine decretato i premi assegnati dalla giuria composta da operatori del settore e giornalisti. la consegna dei diplomi di merito ai TOP 300 si è svolta a Merano, mentre a Imola la premiazione delle Corone di Vinibuoni d'Italia e delle Corone del progetto "Oggi le corone le decido io. A Sassari, alla presenza di Gilberto Arru, coordinatore regionale, ci sarà la consegna dei diplomi dei vini sardi premiati. seguirà, per gli ospiti della presentazione, un momento di degustazione dei vini premiati, affiancati da alcune specialità gastronomiche della Regione. In sintesi il commento di Gilberto Arru: “ I vini degustati sono stati tanti e in gran parte di livello medio-alto; la Sardegna cresce e crescono anche le aziende. I vini, con punteggi massimi, sono stati più del doppio; alcune aziende anche con 3 -4 vini. Diventa sempre più impegnativo selezionare i vini migliori e spesso si riassaggiano per avere ulteriori conferme e dispiace quando una azienda resta fuori. Purtroppo gli spazi riservati in guida sono proporzionati al numero delle aziende, senza creare squilibri con le altre regioni”

Alcuni numeri:

1949 Aziende in Guida - Sardegna 51
6728 Vini Recensiti - Sardegna 244
195 Schede Spumanti – Sardegna 1
344 Vini Da Non Perdere - Sardegna 19
703 Vini Finalisti - Sardegna 19
703 Corone - Sardegna 19
300 TOP 300 - Sardegna 5
397 Corone del Pubblico - Sardegna 14
Vini Sardi degustati :680

Masciarelli

Masciarelli Tenute Agricole nasce nel 1981 dall’intuito imprenditoriale di Gianni Masciarelli, protagonista dell’affermazione della viticoltura abruzzese moderna. Dal 2008 l’azienda è guidata da Marina Cvetic, affiancata oggi dalla figlia Miriam Lee Masciarelli.
Nel 2021, in occasione dei suoi 40 anni di attività, Masciarelli Tenute Agricole ha lanciato il Masciarelli Art Project, progetto nato con l’intento di instaurare un dialogo fecondo con artisti di fama internazionale allo scopo di raccontare con una nuova chiave di lettura il poliedrico mondo Masciarelli e trasformare il Castello di Semivicoli, wine resort immerso tra le vigne, in una meta d’arte fruibile dal pubblico.
La prima edizione ha visto protagonista l’artista belga Job Smeets, seguito poi nella seconda edizione dall’artista e designer italiano Marcantonio che, oltre all’installazione site-specific Ad Naturam, ha realizzato l’etichetta limited edition del Villa Gemma Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva 2017 in cui si delineano i rami della “Quercia di Gianni”, un albero secolare simbolo dell’azienda posizionato tra i ventennali vigneti di Montepulciano a S. Martino sulla Marrucina. Una piccola coccinella dorata, in continuità con gli elementi dell’installazione Ad Naturam, sovrasta l’etichetta come se si fosse appena delicatamente posata sulla bottiglia.

Masciarelli Tenute Agricole

Via Gamberale, 2
S. Martino sulla Marrucina (CH)
Tel. 0871 85241
www.masciarelli.it

ColleMassari

Un vino che stupisce, che racconta le sue origini, ricco corposo e bilanciato, questo e molto altro è il Poggio Lombrone. Ci troviamo nel cuore della Maremma, tra il monte Amiata e il mare, nella denominazione Montecucco, dove il vigneto Poggio Lombrone, interamente Sangiovese autoctono, ha sancito la storicità e l’anzianità della Docg. Con i suoi settanta anni di età, si estende per otto ettari con radici espanse e profonde che catturano mineralità e note terrose. ColleMassari, in collaborazione con l’Università di Pisa, ha progettato una selezione massale che ha permesso di distinguere le migliori madri di Sangiovese locale, analizzando proprietà organolettiche e di adattabilità del terreno, propagando per marza i figli, che hanno mantenuto così l’impronta genetica di questo antico vigneto. Doppio capovolto, così veniva chiamato dai contadini del tempo il sistema di allevamento doppio Guyot, che ha permesso al Sangiovese di mantenere le tipiche espressioni tanniche, profonde e complesse. Una Riserva rotonda, che lascia trasparire note di frutti rossi maturi e scorza d’arancia. La fermentazione nei tinelli troncoconici aperti e l’affinamento in botte grande, lo rendono elegante e bilanciato, lasciando spazio alla freschezza e sapidità sul finale.

ColleMassari

Poggi del Sasso
Cinigiano (GR)
Tel. 0564990496
www.collemassariwines.it

Col d’Orcia

Il Brunello di Montalcino rappresenta, per Col d’Orcia, una selezione accurata di Sangiovese dai vigneti più vocati della nostra tenuta. La produzione dei nostri vigneti da Brunello si aggira intorno ad una media di 45-50 quintali per ettaro. La conduzione biologica, l’approccio artigianale e la selezione rigorosamente manuale fanno del nostro Brunello un prodotto ricercato sia in Italia che in giro per il mondo. La scelta è quella di perseguire una vinificazione tradizionale, dettata dal lungo affinamento in grandi botti. Tradizione significa anche rispetto per l’essenza del Sangiovese di Montalcino, e questa risiede nella potenzialità di invecchiamento, nel miglioramento del vino attraverso la lunga permanenza nel legno e nel conseguente invecchiamento in bottiglia. Dal 1964 ad oggi, Col d’Orcia ha prodotto il proprio Brunello di Montalcino in tutte le annate, anche le più difficili, rendendolo così uno dei Brunelli più conosciuti ed amati sul mercato. La conservazione delle vecchie annate di Brunello sono un’altra caratteristica che contraddistingue Col d’Orcia, che vanta la più grande collezione di vecchie annate di Brunello disponibili.

Col d’Orcia

Via Giuncheti
Montalcino (SI)
Tel. +39 0577 80891
www.coldorcia.it

Vigna Traverso

Incastonata nella Ponca, in simbiosi con il paesaggio circostante, Vigna Traverso è simbolo di qualità ed espressione territoriale. Fondata nel 1998 da Giancarlo Traverso, l’azienda è oggi gestita con passione ed autorevolezza dal figlio Stefano Traverso, enologo. La tenuta di 22 ettari vitati gode di una posizione privilegiata, un microclima unico, una matrice geologica antichissima e potente in grado di sprigionare vini sontuosi e importanti, dallo stile inconfondibile. Senza dimenticare il Sottocastello Bianco, da Chardonnay e Sauvignon Blanc ed il Sottocastello Rosso da uve Merlot, punta di diamante dell’azienda è lo Schioppettino di Prepotto. Ad una accurata selezione delle uve provenienti da diverse parcelle, segue una vinificazione atta a preservare il frutto vivo, la tipica freschezza ed i nobili tannini. 12 mesi di affinamento in botte donano al vino agilità e una calibrata speziatura. Di colore rosso rubino con riflessi violacei, al naso aromi di frutto di bosco e intriganti note pepate. Il sorso è secco, intenso, denso e ben armonizzato grazie alla sua intrinseca moderata acidità. Perfetto con formaggi stagionati, arrosti, zuppa di lenticchie al pepe nonché a piatti a base di pesce in salsa rossa come una pepata di cozze o una zuppa di pesce alla livornese.

Vigna Traverso

Via Ronchi, 73
Prepotto (UD)
Tel. 0422 804807
www.vignatraverso.it

CANTINA MERANO

Tradizione, paesaggio e viticoltura sono da sempre strettamente legati al territorio meranese e alla Cantina Merano che oggi conta 360 soci e una superficie vitata di 250 ettari. La Schiava viene menzionata per la prima volta in un testo scritto risalente al XVI secolo e presenta un carattere molto individuale, in particolare nella zona del meranese e della Val Venosta. La linea di vini della Val Venosta – tra cui anche la Schiava DOC – racchiude vini di montagna minerali, inconfondibili ed alpini, che raccontano delle loro origini: notti gelide e pungenti, intense nevicate, venti forti, brezze leggere, lunghi periodi di siccità, delicato sole mattutino, ma anche sole intenso e grande calura estiva. Il vino Schiava della Val Venosta è un vino rosso per niente complicato che può essere abbinato molto bene ad antipasti leggeri, formaggi di malga, speck e alle tipiche salsicce affumicate e a gran parte delle ricette tradizionali altoatesine. “Il vino Schiava risulta molto fruttato, gustoso ed al contempo raffinato”, racconta l’enologo della Cantina Merano Stefan Kapfinger e rivela: “Per chi d’estate cerca un’alternativa al calice di vino bianco può far affidamento sul vino Schiava che, degustato lievemente refrigerato dai 12° ai 14° C., è un accompagnatore perfetto per le caldi giornate estive, sia a pranzo sia per cena!”.

CANTINA MERANO

Andreola

Dal 1984, anno in cui Nazzareno Pola fondò l’azienda familiare nel cuore della zona di produzione del Valdobbiadene Docg, Andreola è parte attiva di questa trasformazione. Oggi Stefano Pola prosegue nella conduzione dell’azienda con la stessa filosofia di suo padre, nella consapevolezza che il Valdobbiadene Docg di Andreola è un vino letteralmente fatto a mano, frutto del lavoro manuale con cui si coltivano i vigneti sulle ripide colline della denominazione. Per questo parliamo di Viticoltura Eroica. L’Etichetta del Fondatore è uno spumante dalle caratteristiche uniche che nasce come ulteriore selezione di uno dei nostri vini più rappresentativi, il Dirupo. Come azienda abbiamo il privilegio di poter scegliere tra numerosi appezzamenti distribuiti all’interno dei 15 comuni del Valdobbiadene Conegliano Docg.
Prima di procedere con la creazione di questo esclusivo assemblaggio, il fondatore Nazzareno Pola sceglie ogni anno il vigneto che più lo ha impressionato per piacevolezza ed eleganza. Lo spumante si presenta di colore giallo chiaro con riflessi verdognoli e presenta bollicine sottili, numerose e continue. Questo vino rappresenta per l’azienda la massima espressione di finezza ed eleganza olfattiva unite alla verticalità e sapidità che gli donano i suoli, senza perdere mai però la gradevolezza e la delicatezza.

Andreola

Via Cavre, 19
Farra di Soligo (TV)
Tel. 0438 989379
www.andreola.eu

Torraccia del Piantavigna

È alla sinistra del Sesia, dove le dolci colline si staccano improvvisamente dal grembo del fiume, che sorge Ghemme, piccola Docg enologica e florida terra, qui 30 anni or sono nasceva Torraccia del Piantavigna, blasonata cantina sostenuta e sviluppata, con amore e dedizione, dalle famiglie Francoli e Ponti, che propongono vini dalla marcata identità e che amano definire “figli del Monte Rosa e del SuperVulcano”, grazie al clima favorito dal primo e alle peculiarità del terreno formatesi dopo l’esplosione del secondo.
Eleganza, complessità, freschezza e longevità sono i tratti espressi dai vini di Torraccia che affinano per molti anni nelle grandi botti di Allier della storica Cantina e poi ancora per lungo tempo in bottiglia. Vera eccellenza è il Vigna Pelizzane, Riserva che prende il nome del vigneto da cui nasce, ovvero il miglior cru di questa prestigiosa denominazione, che interpreta in toto l’essenza di Torraccia del Piantavigna e l’indiscutibile potenziale dei vini di questo territorio, che sanno invecchiare come nessun altro. L’Alto Piemonte rappresenta per i winelovers la culla enologica di qualità ancora da scoprire grazie a pendii da cui nascono “uve nere che danno vino da località fredde”, come già sosteneva nei suoi scritti agresti, nel I sec D.C., il latino Columella.

Torraccia del Piantavigna

Via Romagnano 69
Ghemme (NO)
Tel. 0163 840040
www.torracciadelpiantavigna.it

L’’Astemia Pentita

Uno sguardo dirompente sul mondo del vino, che fonde passioni e arti lontane tra loro creando un’interpretazione non convenzionale della cultura vitivinicola. Questo e molto altro è L’’Astemia Pentita, fondata dall’imprenditrice Sandra Vezza, che ha personalmente ideato e progettato nel dettaglio una cantina in cui cultura del vino, arte e design convivono e si esaltano armonicamente. Il suo stesso nome ripercorre la recente storia dell’azienda vitivinicola più pop delle Langhe e della sua creatrice che, dopo anni dediti ad altro, riscopre le proprie radici e il loro legame col vino e con questo territorio. Situata sulla storica collina di Cannubi, nel cuore delle Langhe vicino a Barolo, L’’Astemia Pentita si presenta ai visitatori evocando, già dall’esterno, la sua filosofia innovativa fatta di grande ricerca qualitativa rispetto al vino e di contaminazione e passione per l’arte e il design. Cannubi, Terlo, Crosia e Sarmassa, questi i nomi delle storiche vigne in cui il Nebbiolo de L’’Astemia Pentita trova le migliori condizioni per crescere e conferire al prodotto finale il meglio delle proprie caratteristiche. Nascono così vini come il Langhe Doc Nebbiolo, che avvicina il consumatore a un vitigno importante, distinguendosi come vino giovane, seppur con i tratti aristocratici tipici del Nebbiolo.

L’’Astemia Pentita

Via Crosia, 40
Barolo (CN)
Tel. 0173 560501
www.astemiapentita.it