Buche de Noel

ingredienti per la pasta biscotto
Farina 00 100 g
Uova medie 5
Zucchero 140 g
Miele 10 g
Sale fino 1 pizzico
Baccello di vaniglia 1

Per la crema ganache
Panna fresca liquida 300 g
Cioccolato fondente al 55% 300 g

per decorare
Cioccolato fondente 300 g
Zucchero a velo q.b

Per preparare il tronchetto di Natale (Buche de Noel) cominciamo dalla pasta biscotto: iniziate dividendo i tuorli dagli albumi. Sbattete con le fruste i tuorli per qualche minuto assieme a 90 g di zucchero , a un pizzico di sale, alla vaniglia e al miele finché non diventano chiari e molto spumosi . Con le fruste pulitissime montate poi gli albumi a neve assieme al restante zucchero. Ora unite i due composti con una spatola senza smontarli. Aggiungete la farina setacciandola direttamente in ciotola , incorporate delicatamente con movimenti dal basso verso l'alto . Stendete l’impasto su un foglio di carta forno, posto su una leccarda da forno delle dimensioni di 45 x 37 cm, livellatelo con una spatola  fino a raggiungere lo spessore di 1 cm . Infornate in forno statico già caldo a 220° per 6-7 minuti, quando è pronta appoggiatela con tutta la carta forno su di un piano. Spolverizzate la superficie della pasta biscotto con dello zucchero semolato, in modo che non si appiccichi, e sigillatela con della pellicola, ripiegandola anche sotto i lati; lasciate raffreddare .  Nel frattempo passate alla ganache. Sminuzzate il cioccolato; versate la panna in un pentolino e portate a sfiorare il bollore . Quando la panna sarà calda, spegnete e versate il cioccolato tritato. Mescolate con la frusta per scioglierlo completamente dopodiché trasferite il composto in una ciotola posta all'interno di un'altra ciotola più grande con del ghiaccio . Ora iniziate a montare con uno sbattitore elettrico .
Lavorate la ganache per 10-15 minuti fino a quando sarà ben montata, capirete che è pronta quando il colore diventerà simile al cioccolato al latte e sarà più soda . Quando la pasta biscotto sarà fredda togliete la pellicola e staccate delicatamente la carta forno , farcitela con circa metà della ganache montata e distribuitela lasciando 2 cm dai bordi . Arrotolate la pasta biscotto delicatamente aiutandovi con la pellicola , richiudete le estremità e ponete il rotolo a rassodare in frigo per 1 ora circa insieme alla ganache avanzata .
Intanto occupatevi della decorazione. Per temperare il cioccolato con la tecnica dell'inseminazione basta sminuzzare il cioccolato e dividerlo in due parti: 2/3 e 1/3. Quindi versare in un pentolino per bagnomaria (o nel microonde) 200g di cioccolato fondente sminuzzato , lasciatelo fondere misurando la temperatura del cioccolato con un termometro da pasticceria, non appena il cioccolato è sciolto e avrà raggiunto la temperatura di 45° trasferite subito in una ciotola e unite i restanti 100g di cioccolato sminuzzato . Mescolate finché non si sarà completamente amalgamato: misurate ancora la temperatura che dovrà raggiungere i 29°-31° .
Trasferite il cioccolato su un foglio di carta forno distribuitelo per bene con l'aiuto di una spatola fino a formare una lastra sottile e fate raffreddare, così diventerà dura. Successivamente potrete tagliarla a strisce con un coltellino liscio e poi a quadratini .
Riprendete il rotolo farcito, rifilate i bordi tagliando le due estremità (potete consumarle come ricca merenda oppure posizionarle ai lati, come abbiamo fatto nel tronchetto di Natale innevato) . Spalmate la ganache avanzata fino a rivestire tutto il tronchetto.
Per finire adagiate le sfogliette una vicina all’altra 31 per ricreare l’effetto del tronco di legno . Una nevicata di zucchero a velo e il vostro tronchetto di Natale (Buche de Noel) è pronto per essere gustato!

da assoporare con il Moscato Rosa

Franz Haas - Alto Adige Doc Moscato Rosa 2019
Ansitz Waldgries - Alto Adige Doc Moscato Rosa Passito 2019
Muri-Gries - Tenuta/Cantina Convento - Alto Adige Doc Moscato Rosa Vendemmia Tardiva Abtei Muri 2018
Vigneti Pittaro Trevenezie Igt Moscato Rosa Valzer in Rosa 2020
Donati Marco Vigneti delle Dolomiti Igt Moscato Rosa

Couscous vegetariano

Cous cous precotto 160 g
Acqua calda 320 g
Olio extravergine d'oliva 10 g
Curcuma in polvere 1 cucchiaino
Sale fino 1 pizzico
Carote 180 g
Melanzane 180 g
Pomodorini ciliegino 100 g
Sale fino q.b.
Olio extravergine d'oliva 20 g
Peperoncino fresco 1
Cipollotto fresco 100 g
Aglio 1 spicchio
Zucchine 180 g
Taccole 100 g
Zenzero fresco 10 g

Per preparare il couscous di verdure, cominciate occupandovi della pulizia e del taglio delle verdure e degli aromi necessari per la ricetta. Tagliate il peperoncino a listarelle e privatelo dei semini interni 1. Lavate e mondate le verdure, quindi tritate grossolanamente il cipollotto e tagliate la melanzana prima a fette, poi a bastoncino ed infine a cubetti.
Procedete con le carote: tagliatele prima a rondelle leggermente diagonali, e poi da esse ricavate dei fiammiferini . Ripetete lo stesso taglio anche per le zucchine . Tenendo anche in questo caso un taglio leggermente diagonale, tagliate le taccole a tocchetti.
Tagliate infine anche i pomodorini a metà nel senso della lunghezza. Disponete quindi sul fornello una larga padella tipo wok, e scaldatevi un filo d’olio. Soffriggetevi brevemente il peperoncino e lo spicchio d’aglio sbucciato intero, e appena l’olio si sarà insaporito aggiungete per prime le melanzane e il cipollotto. Lasciate che le melanzane si scottino a dovere, senza aggiungere altro olio per evitare che si impregnino troppo, quindi unite le carote e dopo pochi minuti le taccole e le zucchine. Regolate di sale e di pepe.
Spadellando, portate le verdure a cottura a fiamma vivace (basteranno pochi minuti), quindi rimuovete l’aglio e unite i pomodorini. Proseguite la cottura ancora 1-2 minuti, poi spegnete il fuoco: le vostre verdure sono pronte. Come ultimo tocco, grattugiatevi lo zenzero.
Amalgamate bene e tenete da parte.Occupatevi adesso del couscous: noi abbiamo utilizzato couscous precotto, più veloce e semplice da preparare. Versatelo in una ciotola capiente, condite con il sale la curcuma (che conferirà al couscous il suo tipico colore oltre ad una nota aromatica in più)
E l’olio, amalgamate e coprite il tutto con l’acqua calda.
Sigillate con pellicola trasparente e attendete 2 minuti: trascorso questo tempo, il couscous è pronto. Sgranatelo accuratamente, rovesciandolo in un vassoio e separando i chicchi con una forchetta. È il momento di impiattare! Ponete le verdure al centro di ogni piatto di couscous, e profumate con le foglioline di menta spezzettate a mano. Il couscous alle verdure è pronto da gustare con Sicilia Doc Grillo

 

Feudi del Pisciotto - Sicilia Doc Grillo Carolina Marengo Kisa 2019
Ottoventi - Sicilia Doc Grillo.8 2020
Cva Canicattì - Sicilia Doc Grillo Aquilae Bio 2020
Cva Canicattì - Sicilia Doc Grillo Fileno 2020
Centopassi - Sicilia Doc Catarratto-Grillo Giato 2020
Centopassi - Sicilia Doc Grillo Rocce di Pietra Longa 2020
Gorghi Tondi - Sicilia Doc Grillo Coste a Preola 2020
Gorghi Tondi - Sicilia Doc Grillo Kheirè 2020
Cantine Colosi - Sicilia Doc Grillo Superiore Acacia 2020
Alessandro di Camporeale - Sicilia Doc Grillo Vigna di Mandranova 2020
Terre di Giurfo - Sicilia Doc Grillo Suliccènti 2020
Tenuta Rapitalà - Sicilia Doc Grillo Viviri 2020
Masseria del Feudo - Sicilia Doc Grillo Haermosa 2018
Firriato - Sicilia Doc Grillo Caeles 2020
Cantine Fina - Sicilia Doc Grillo Kebrilla 2020
Feudo Maccari - Sicilia Doc Grillo Olli 2020
Feudo Maccari - Terre Siciliane Igt Grillo Family and Friends 2020
Duca di Salaparuta - Sicilia Doc Grillo Kados 2020
Cusumano - Sicilia Doc Grillo Tenuta Monte Pietroso Shamaris 2020
Caruso & Minini - Sicilia Doc Grillo Naturalmente Bio 2020
Baglio di Pianetto - Sicilia Doc Grillo Timeo 2020
Valle dell'Acate - Sicilia Doc Grillo Zagra 2020
Rallo - Sicilia Doc Grillo Bianco Maggiore 2020
Rallo - Sicilia Doc Grillo Lacuba 2017
Feudo Montoni - Sicilia Doc Grillo Timpa 2020
Marco De Bartoli - Sicilia Doc Grillo Grappoli del Grillo 2019
Marco De Bartoli - Sicilia Doc Grillo Vigna Verde 2020
Feudo Disisa - Sicilia Doc Grillo 2020
Di Giovanna - Sicilia Doc Grillo Vurría 2020
Casa Grazia - Sicilia Doc Grillo Zahara 2020
Cantine Colomba Bianca - Sicilia Doc Grillo Resilience 2020
Bagliesi - Sicilia Doc Grillo 2020
Baglio del Cristo di Campobello - Sicilia Doc Grillo Lalùci 2020
Gaglio Vignaioli - Sicilia Doc Grillo 2020
Giasira - Sicilia Doc Grillo 2020
Tenute Botticella - Sicilia Doc Grillo Amir 2020

 

 

filetto alla Wellington

1 filetto interno (circa 500 grammi)
250 grammi di funghi (peso netto dopo la pulizia)
Timo fresco
Senape
250 grammi di pasta sfoglia rettangolare
4 fette di prosciutto di Parma
1 tuorlo
Olio extravergine di oliva

Condire a piacere, con sale e pepe, la carne e scottarla velocemente in una padella calda con poco olio. La carne deve essere dorata all'esterno e ancora rossa all'interno. Togliere dalla padella e lasciare raffreddare. NON buttare il succo rilasciato dalla carne e NON lavare la padella;
Mentre la carne si sta raffreddando, cuocere i funghi. Sminuzzarli e friggerli in una padella con poco olio, il timo, sale e pepe. I funghi saranno cotti quando tutti i succhi e tutta l'umidità si saranno ritirati e i funghi saranno diventati quasi una crema (la duxelle). Toglierli dalla padella e lasciarli raffreddare;
Srotolare la pasta sfoglia e se necessario stenderla leggermente usando un matterello in modo che in cottura non sia troppo alta;
Coprire una superficie con pellicola trasparente e posizionare 4 fette di prosciutto di Parma al centro, sovrapponendole leggermente, in modo da creare un quadrato. Distribuire la crema di funghi sul prosciutto, spalmandola per bene;
Salare e pepare il filetto, cospargerlo di senape a piacere quindi posizionarlo sul prosciutto. Usando la pellicola trasparente, avvolgere il filetto sul prosciutto e chiudere la pellicola molto stretta. Lasciare da parte per almeno 30 minuti;
Sbattere il tuorlo con poca acqua e sale quindi spalmarlo sulla superficie della pasta sfoglia. Rimuovere la pellicola trasparente dalla carne quindi coprire il filetto con la sfoglia. Coprire di nuovo con pellicola trasparente e mettere in frigorifero per almeno 30 minuti;
Poco prima di mettere la carne in forno, decorare la superficie della sfoglia usando un coltello appuntito e cospargerla con il restante tuorlo sbattuto. Infornare a 200° C per 15-20 minuti: il filetto sarà pronto quando la sfoglia sarà dorata;
Mentre la carne si sta cuocendo, preparare una velocissima salsa mettendo la padella usata per cuocere la carne sul fornello a fiamma bassa e aggiungendo vino rosso. Lasciar cuocere fino a far rapprendere e sistemare dentro una ciotolina;
Togliere la carne dal forno, lasciarla riposare per 10 minuti quindi affettarla e servirla.

Da abbinare assolutamnte con Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg

Lidia e Amato - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Riccardo 2018
Lidia e Amato - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva Amato 2017
La Quercia - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Primamadre 2015
La Quercia - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva Mastrobono 2014 fe
Monti - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva Pignotto
Barone Cornacchia Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva Vizzarro 2017
Fattoria Nicodemi - Colline Teramane Montepulciano d'Abruzzo Docg Le Murate 2019
Fattoria Nicodemi - Colline Teramane Montepulciano d'Abruzzo Docg Notàri 2019
Lepore - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva Luigi Lepore 2016
Illuminati - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva Pieluni 2015
Illuminati - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva Zanna 2017
Centorame - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Castellum Vetus 2015
Tenute Barone di Valforte - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg 2018
Cantina Strappelli - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Strappelli 2018
San Lorenzo Vini - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva Escol 2016
Orlandi Contucci Ponno - Agricole Gussalli Beretta - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva 2016
Orlandi Contucci Ponno - Agricole Gussalli Beretta - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Podere La Regia Specula 2018
Camillo Montori Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva Fonte Cupa 2015
Tenuta Terraviva - Colline Teramane Montepulciano d'Abruzzo Docg Luì 2017
Fosso Corno - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Il Grande Silenzio 2019
Fosso Corno - Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva Orsus 2017

 

Bolinho de Bacalhau

1 kg di baccalà dissalato - 900 g patate pasta bianca - 5 cucchiai olio evo - 1 uovo - 4 cucchiai Farina - 3 spicchi d'aglio - 1 ciuffo prezzemolo -  peperoncino, sale - 1 litro olio di arachidi

Per realizzare le Bolinho de Bacalhau iniziate nel lessare le patate, con tutta la loro buccia, in abbondante acqua leggermente salata. Una volta cotte, scolatele ed eliminate subito la buccia. Passatele ancora calde nello schiacciapatate e fatele raffreddare.
Fate cuocere il baccalà in poca acqua, per circa 10’, finché non comincia a sfaldarsi. Una volta cotto, mettete il baccala in uno scolapasta e fatelo raffreddare completamente. Raffredato, trasferitelo in un piatto.

Prendete una padella e versateci i 4 cucchiai d'olio evo e fate soffriggere con i spicchi d'aglio e peperoncino. L’aglio dovrà dorarsi leggermente, quando avrete ottenuto questo risultato, spegnete il fuoco, levate la pentola dal fuoco e lasciate raffreddare completamente. Una volta raffreddato, eliminate l’aglio e il peperoncino.
Sbriciolate con le mani il baccalà, facendo attenzione ad eliminare tutte le lische e versatelo nel recipiente delle patate schiacciate. Aggiungete il prezzemolo tritato precedentemente, i cucchiai di farina, l’olio extravergine insaporito con aglio e peperoncino.

Mescolate il tutto facendo amalgamare gli ingredienti, salate a piacere e poi aggiungete l'uovo, il pepe e mescolate nuovamente il tutto.
Aiutandovi con due cucchiai create delle chenelle e adagiatele in un vassoio.

Prendete una padella capiente e fate scaldare l'oli di arachidi. Quando arrivera la giusta temperatura, sui 175°, immergete le quenelle con l'aiuto di e fatele friggere per qualche minuto finché non saranno ben dorate. Un consiglio per una buona cottura, friggete pochi pezzi per volta.
Con l'aiuto di una schiumarola fate scolare i bolinhos di bacalhau sulla carta assorbente.

Abbianemento suggerito con Lessini Durello Doc Spumante Riserva

Sandro De Bruno - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Dosaggio Zero 36 Mesi 2016
Sandro De Bruno - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Extra Brut 100 Mesi 2010
Sandro De Bruno - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Extra Brut 60 Mesi 2015
Fongaro Spumanti Metodo Classico - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Brut 2013
Fongaro Spumanti Metodo Classico - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Pas Dosé 2015
Fongaro Spumanti Metodo Classico - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Pas Dosé 2013
Franchetto - Lessini Durello Doc Spumante Brut 2015
Franchetto - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Dosaggio Zero 2013
Dal Maso - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Pas Dosé 2017
Cantina di Soave - Lessini Durello Doc Spumante Brut Settecento33
Corte Moschina - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Extra Brut 2016
Ca' Rugate - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Pas Dosé Amedeo 2016
Giannitessari - Lessini Durello Doc Spumante Brut 36 Mesi
Giannitessari - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Dosaggio Zero 120 Mesi 2010
Giannitessari - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Extra Brut 60 Mesi 2013
Dal Cero - Tenuta Corte Giacobbe - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Extra Brut Cuvée Augusto 201
Cantina di Monteforte - Lessini Durello Doc Spumante Brut Dalle Terre dei Cimbri
Sacramundi - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Extra Brut Classico 36 2014
Sacramundi - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Pas Dosé Le Dune 2012
Sacramundi - Lessini Durello Doc Spumante Riserva Pas Dosé Merum 2013

 

Ramen

360 gr di Noodles - 4 Uova - 250 gr di Lonza di Maiale - 4 Cipollotti - 800 ml di Acqua - 15 gr di Miso - 15 gr di Salsa di Soia - 10 gr di Sakè - 1 cucchiaio di Olio di Semi - 1 spicchio di Aglio - 1 dito di Zenzero - q.b. di Olio Extravergine d'Oliva - 3 Funghi Shiitake disidratati

Per preparare il Ramen Fatto in Casa cominciate dalla cottura della carne. Dopo averla privata della parte grassa, legatela con dello spago da cucina in modo che in cottura mantenga la forma.
Versate sul fondo di una teglia adatta sia alla cottura sul fuoco che in forno un filo di olio e un pizzico di sale e rosolate a fiamma vivace la carne su tutti i lati in modo da sigillarla.
Trasferitela in forno e terminate la cottura a 170°C per 40 minuti.
Prima di proseguire con la preparazione del brodo, rinvenite i funghi shiitake in acqua calda per una decina di minuti.
Dedicatevi ora alla preparazione del brodo. Versate l’acqua in una pentola, unite l’olio di semi, il miso, la salsa di soia, il sale e l’aglio schiacciato con l’apposito utensile. Sbucciate lo zenzero, grattugiatelo e unite anch’esso in pentola.
Unite i funghi ormai rinvenuti dopo averli strizzati con le mani.
Portate a bollore il brodo, mescolando di tanto in tanto, quindi spegnete e filtrate il composto. Recuperate i funghi, tagliateli a fettine e teneteli da parte.
A parte cuocete le uova per 5 minuti a partire dal bollore in modo da mantenere morbido il tuorlo.
Raffreddatele poi sotto acqua corrente e sbucciatele.
Cuocete i noodles in acqua per il tempo indicato sulla confezione, scolateli e teneteli da parte.
Quando anche la lonza sarà pronta, affettatela in modo da ottenere delle fette spesse circa mezzo centimetro.
È il momento di assemblare il piatto: dividete i noodles in quattro ciotole, copriteli con il brodo, quindi adagiate due fette di lonza, un uovo tagliato a metà, qualche fetta di fungo e completate con il cipollotto a rondelle. Il ramen è pronto per essere servito!

Consigliamo l'abbinamento con il Barbera d'Asti Docg Superiore

Poggio Ridente - Barbera d'Asti Docg Superiore Vigna San Sebastiano 2019
Agricola Dellavalle - Barbera d'Asti Docg Superiore Aenigma 2018
Tenuta Tenaglia - Barbera d'Asti Docg Superiore Emozioni 2016
Boeri Alfonso - Barbera d'Asti Docg Superiore Bionzo 2017
Boeri Alfonso - Barbera d'Asti Docg Superiore Martinette 2018
Boeri Alfonso - Barbera d'Asti Docg Superiore Pörlapà 2017
Vinchio-Vaglio - Barbera d'Asti Docg Superiore Vigne Vecchie 2017
Tenuta Olim Bauda - Barbera d'Asti Docg Superiore Le Rocchette 2018
Tenuta La Meridiana - Barbera d'Asti Docg Superiore Bricco Sereno 2019
Antica Casa Vinicola Scarpa - Barbera d'Asti Docg Superiore La Bogliona
La Gironda - Barbera d'Asti Docg Superiore La Gena 2019
Cascina Castlèt - Barbera d'Asti Docg Superiore Litina 2017
Cascina Castlèt - Barbera d'Asti Docg Superiore Passum 2017
Cantine Post dal Vin - Barbera d'Asti Docg Superiore Briccofiore 2018
Cantine Post dal Vin - Barbera d'Asti Docg Superiore Castagnassa 2019
Bersano - Barbera d'Asti Docg Superiore Costalunga 2019
Ratti - Barbera d'Asti Docg Superiore Villa Pattono 2018
Franco M. Martinetti - Barbera d'Asti Docg Superiore Bric dei Banditi 2018
Franco M. Martinetti - Barbera d'Asti Docg Superiore Montruc 2018
Cantine Sant'Agata - Barbera d'Asti Docg Superiore Altea 2019
Perrone Elio - Barbera d'Asti Docg Superiore Mongovone 2019
Francomondo - Barbera d'Asti Docg Superiore Il Salice 2017
La Montagnetta - Barbera d'Asti Docg Superiore Piovà 2018
Dezzani - Barbera d'Asti Docg Superiore La Luna e le Stelle 2019
Montalbera - Barbera d'Asti Docg Superiore Lequilibrio 2019
Montalbera - Barbera d'Asti Docg Superiore Nuda 2019
Marchesi Alfieri - Barbera d'Asti Docg Superiore Alfiera 2018
Fabio Perrone Barbera d'Asti Docg Superioreì 2019
Marenco - Barbera d'Asti Docg Superiore Ciresa 2017
Dogliotti 1870 - Barbera d'Asti Docg Superiore 2018
Cantina La Maranzana - Barbera d'Asti Docg Superiore Trabucco
Ferraris Agricola - Barbera d'Asti Docg Superiore Viti Centenarie 2017
Gozzelino Sergio - Barbera d'Asti Docg Superiore Gozzelino Lorenzo 2015
Marco Bonfante - Barbera d'Asti Docg Superiore La Stella 2018
Villa Giada - Barbera d'Asti Docg Superiore Quercia 2019
Franco Ivaldi - Barbera d'Asti Docg Superiore La Balzana 2018
Tenuta Santa Caterina - Barbera d'Asti Docg Superiore Vignalina 2018
Sant'Anna dei Bricchetti - Barbera d'Asti Docg Superiore Vigna dei Bricchetti 2017
Bussi Piero - Barbera d'Asti Docg Superiore Castagna 201
Vite Colte - Barbera d'Asti Docg Superiore La Luna e i Falò 2019
Dacasto Duilio - Barbera d'Asti Docg Superiore Camp Riond 2018

La vite, il suolo e i cambiamenti climatici - Tenute Tomasella

Si fanno sempre più frequenti i convegni e gli incontri dedicati al rapporto che intercorre tra i cambiamanti climatici e la vitivinicoltura. Oggi l’aumento degli eventi climatici estremi, delle temperature e delle precipitazioni sempre più irregolari, minano soprattutto la tipicità e l’identità dei vini, rischiando di compromettere la differenziazione tra aree viticole.

Il "global warming", ovvero il progressivo riscaldamento della crosta terreste dovuto a una molteplicità di fattori, in sintesi pone alla ribalta almeno tre aspetti preminenti. 
Le zone vitate tradizionalmente considerate “marginali” diventeranno progressivamente zone “vocate” mentre le zone vitate tradizionalmente considerate “vocate” si trasformeranno gradualmente in aree a clima sub-tropicale ponendo il problema di maturazioni troppo accelerate, fenomeni di scottature e bruciature dell’uva e sintesi di aromi fortemente sbilanciati verso sentori tipici della "sur-maturazione".
Più in generale, il cambiamento di clima sta ponendo e porrà il viticoltore di fronte a nuove sfide che non saranno solo quella di protezione dai danni da surriscaldamento o di un ritardo, calibrato e voluto, della maturazione ma anche, ad esempio, di cambiamenti della fertilità del suolo.

Molte aziende stanno ponendo l’attenzione a questo problema e altreante sono quelle che hanno iniziato ad ad approfondirlo partendo dall’analisi dei terreni di proprietà. Portiamo l’esempio di Tenute Tomasella, offrendo un palco aperto con altre realtà aziendali che vorranno approfottare di questi spazi per un confronto.

Tenute Tomasella grazie alla collaborazione con Diego Tomasi, ricercatore CREAVE (Centro di Ricerca per la Viticoltura e l’Enologia di Conegliano) e del pedologo Giuseppe Benciolini, professionista esperto nello studio dei suoli ha dato recentemente avvio un ambizioso progetto di studio scientifico dei suoli e di analisi del loro fondamentale ruolo per preservare l’identità della produzione vinicola, partendo dalla conoscenza del proprio terroir per giungere a fronteggiare il problema del cambiamento climatico.
I suoli di Tenute Tomasella hanno origini geologiche diverse, si sono formati a seguito delle esondazioni del Livenza, ma risentono anche di tutto ciò che in altre ere geologiche è stato trasportato dagli altri fiumi e dalle colline delle Prealpi. Il pedologo ha con sorpresa realizzato come nel giro di poche centinaia di metri, si passi da suoli estremamente limosi, a suoli ricchi di argilla fino a suoli molto calcarei il tutto accompagnato da colorazioni diverse. Nel contesto di un’azienda di 50-60 ettari questo non è così frequente ed è sicuramente una grande opportunità da valorizzare. Ma l’analisi non si ferma alla sola composizione chimico-fisica che ha evidenziato soprattutto la diversa dotazione in argilla, calcare, potassio e sostanza organica, ma si sta spingendo a studiare la capacità dei suoli di trattenere l’acqua piovana e fungere da serbatoio per le necessità della vite. Serve quindi conoscere non solo le proprietà fisse (quali la tessitura), ma sono soprattutto quelle dinamiche ossia i contenuti di sostanza organica (spesso molto variabile), lo stato di aerazione, la microbiologia ad interagire maggiormente con la vite. Infatti un altro parametro da considerare è il comportamento della vite nei diversi suoli dettato dall’apparato radicale, la sua distribuzione in profondità, la sua diffusione orizzontale e la sua densità. Studiare quanto una vite è costretta ad investire nell’apparato radicale a scapito della parte aerea permette infatti di capire la sua potenzialità energetica; se il terreno è povero d’acqua la vite investirà di più nelle radici a scapito della produzione, mentre in un terreno con giusta riserva idrica la vite investirà maggiormente negli aspetti qualitativi, ma sarà ancora penalizzata se il suolo è asfittico e privo di ossigeno. Quindi si vuole giungere a capire quale risposta metabolica dà la pianta nei diversi suoli, cosa riesce a produrre in termini di aminoacidi, zuccheri, aromi, sostanze coloranti, etc. e dunque che risposta enologica finale avremo, ossia quale sarà l’impronta lasciata dal suolo nel vino.

“Al termine del lavoro – spiega Diego Tomasi – sulla base delle diverse tipologie di suolo riscontrate nelle Tenute Tomasella e originate da diversi substrati geologici, l’obiettivo sarà dimostrare come proprio il terreno stia diventando elemento di primaria importanza e come possa anche diventare un’arma efficace per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e far parlare i nostri territori nel futuro. Vogliamo infine riuscire a caratterizzare i vini dell’azienda in funzione dell’origine dei diversi terreni”.

Queste prime osservazioni hanno anzitutto confermato che le scelte fatte fin qui in termini di coltivazione, ossia prediligere i suoli calcarei per le varietà a bacca bianca e quelli argillosi per le varietà a bacca rossa, sono state corrette. Ma è necessario che il legame tra terreno e vite sia ancora maggiore attraverso l’arricchimento di sostanza organica, l’applicazione di lavorazioni precise come l’arieggiamento per evitare il compattamento e favorire l’attività e la ricchezza microbiologica, etc. In sostanza, un lavoro di globale orientamento di tutta la gestione agronomica dei suoli perché ad un apparato radicale efficace corrisponde una vite più resiliente anche ai cambiamenti climatici.

Addio Roberto...

L’addio a Roberto Felluga mi priva di una persona amica che ho apprezzato e stimato di più man mano che la nostra conoscenza ci portava a condividere idee e visioni; l’addio non mi priva tuttavia del lascito ideale che ha connotato la sua serietà, il suo temperamento schivo ma risoluto e profondamente umano. La sua nel mondo del vino - come ebbi modo di dirgli - è stata un’esperienza estetica tradotta nell’attività di vignaiolo in primo luogo e poi in cantina, dove ha saputo tradurre nel vino il suo stile inconfondibile. Per primo ha avuto la lungimirante intuizione che i grandi bianchi del Collio sanno affontare il tempo. Ricordo le sue parole “ La naturale vocazione del nostro territorio alla produzione di grandi vini, soprattutto bianchi, conduce per forza a ottenere calici che saranno eccelsi anche dopo anni di invecchiamento”. E così è stato. Roberto Felluga ha capito la sua terra, l’ha accarezzata con le sue cure e ha tradotto le sue potenzialità e profferte in vini che hanno anima e forza vitale uniche.
Oggi la tristezza e il dolore prevalgono, ma noi auguriamo alla figlia Ilaria che il lascito spirtuale del messaggio di papa Roberto sia un pensiero positivo costante e vivo che saprà, con la sua fervida presenza, accompagnare la sua vita e la sua attività.

Quale futuro? per il mondo del vino e l'Enoturismo

Una domanda che parte da una certezza, ovvero quella che il mondo del vino e dell’enoturismo, in Friuli Venezia Giulia e più in generale in Italia, è pronto a ripartire dopo il lungo inverno della pandemia. Ma nel farlo è pronto a confrontarsi tra pensieri e progetti alla 88ma Fiera Regionale dei Vini di Buttrio, dove sabato 19 giugno alle 10.30, a Villa di Toppo - Florio in presenza e in diretta Facebook sulla pagina Pro Loco BURI - Buttrio, si terrà l’Eno Talk Show  “Ce VINO di fâ? - Quale futuro?”. Giocando sull’espressione in lingua friulana “che cosa dobbiamo fare” e la parola vino, si aprirà un confronto condotto da uno dei massimi divulgatori radiofonici del mondo vinicolo in Italia, Nicola Prudente in arte Tinto, da anni anima insieme al collega Fede della apprezzata trasmissione Decanter su Radio2 Rai.

La ripartenza ha già fatto segnare i primi dati positivi nei consumi, tanto che l’Institut of wine and spirit resarch in un suo recente report ha indicato un aumento globale della domanda di vino del 2,9% nel 2021 rispetto al 2020 e di un ritorno ai consumi pre Covid19 nel 2023, con una crescita fino al 2025. Sarà uno dei tanti spunti da cui si partirà per dialogare con alcuni tra i più noti esperti del settore enogastronomico in Italia e in Friuli Venezia Giulia. Saranno infatti presenti al talk show, sia in presenza che collegandosi online, Oscar Farinetti imprenditore fondatore di Eataly; Mario Busso e Alessandro Scorsone curatori della guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club; Giuseppe Festa curatore dell’Osservatorio del Turismo del Vino dell'Associazione nazionale Cittá del Vino; Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale Donne del Vino; Milena Pepe della Tenuta Cavalier Pepe (Campania) e Cecilia Zucca del Poggio Ridente (Piemonte)  imprenditrici con esperienze in enoturismo ed ecosostenibilità; Matteo Bellotto responsabile del Consorzio Colli Orientali e Ramandolo per il progetto Accademy. Inoltre sarà portata l’esperienza della Strada del vino e dei sapori del Friuli Venezia Giulia

con la testimonianza di due produttori aderenti al progetto di PromoturismoFVG.

Sarà presente per il saluto istituzionale l'assessore della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia al turismo e attività produttive Sergio Emidio Bini, che ha recentemente indicato come il comparto turistico stia ripartendo in regione con numeri positivi.

A seguire, concluso il talk show, la mattinata proseguirà con la consegna a 30 cantine del territorio degli attestati Ecofriendly della Guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italiano a riconoscere il loro impegno nella sostenibilità ambientale. Inoltre alla Cantina produttori Cormòns sarà consegnato da Carlos Santos il premio Eticork, istituito dalla Amorim Cork Italia per promuovere e valorizzare l’impegno di quelle aziende che coniugano gli sforzi produttivi con l’impegno nella sfera sociale. Nel caso della cantina cormonese si plaude al contributo dato all’Anffas di Gorizia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), coinvolgendo le persone disabili in tutte le fasi di produzione, dalla vendemmia all’imbottigliamento, per la realizzazione di un “Collio Bianco Doc”.

A cena con le Corone alla Terrazza Riviera dell'Hotel President di Lignano

A CENA CON LE CORONE
LIGNANO SABBIADORO (UD)
TERRAZZA RIVIERA - HOTEL PRESIDENT

Le eccellenze culinarie italiane incontrano i vini premiati nell’edizione 2021 della guida

A Cena con le Corone rappresenta la ripartenza delle attività di incontro, promozione e divulgazione dei vini da vitigni autoctoni, punto fondamentale e irrinunciabile di Vinibuoni d’Italia.
Un'occasione per fare incontrare le eccellenze culinarie italiane con i vini premiati con la Corona e la Golden Star nell'edizione 2021 della guida.

Il secondo appuntamento sarà ospitato dal ristorante Terrazza Riviera dell'Hotel President di Lignano, in collaborazione con PromoTurismo FVG, Consorzio Prosecco Doc e Consorzio dell'Asti e del Moscato d'Asti Docg. Su ogni piatto si alterneranno un vino premiato friulano e uno fuori regione.

[tw-divider][/tw-divider]

IL RISTORANTE
Nasce Terrazza Riviera e la prima parola che ci viene in mente per presentarci è: carezza… una carezza per il palato dei nostri clienti che vogliamo accompagnare, coccolandoli, nel nostro modo di intendere il ristorante.
Cibi e vini, in un matrimonio perfetto di profumi, colori, sapori ed emozioni, in un menù classico di cucina italiana ed internazionale, con ingredienti di qualità scelti e lavorati con cura, passione ed esperienza; mantenendo l’originalità delle ricette e mettendoci, ovviamente, un po’ di Noi, un po’ di Terrazza Riviera… una carezza .

LO CHEF
Mi chiamo Luca Alberto Cecchini e sono lo chef del Terrazza Riviera. La mia passione, nonché professione, è da sempre la cucina. Per me immaginare e creare un piatto è un modo per esprimere me stesso, la mia creatività, come per un poeta lo è comporre una poesia.
Cucinare è un atto di cura, verso un familiare, un amico o un cliente non ha importanza. Prediligo la cucina tradizionale, quella "della nonna" che sa di famiglia e di casa, adoro le ricette regionali, i prodotti locali e i profumi che si sprigionano dai miei piatti. C’è sempre un’intenzione in ogni mia ricetta: la più profonda è quella di conquistarvi.

LA SERATA

Menù
Entrée Terrazza Riviera
Prosecco Doc Rosé a cura del Consorzio Prosecco Doc

Prosciutto di San Daniele con burratina morbida ai tre pesti
Collio Doc Malvasia
Soave Doc

Mezze penne al ragù di anatra profumato al timo
Friuli Colli Orientali Doc Friulano
Chianti Classico Docg

Filetto al pepe verde con patate al burro aromatico
Trevenezie Igt Pignolo
Barolo Docg

Tartufi di fondente al peperoncino con chupito di grappa Friulana.
Asti Docg Spumante a cura del Consorzio dell'Asti e del Moscato d'Asti Docg

costo della serata: 50 euro vini compresi

per info e prenotazioni :
HOTEL PRESIDENT - viale della Pittura, 9 - Lignano Riviera
restaurant@hotelpresidentlignano.com - Tel: 0431/423932.

 

La Cena delle corone a Il Vagabondo Resort di Buttrio

100 vini da tutta Italia accompagneranno la Cena delle Corone, un'Anteprima della #FieradeiVinidiButtrio, il 17 giugno a Il Vagabondo Resort insieme alla Guida Vinibuoni d'Italia del Touring Club Italiano

A CENA CON LE CORONE
Le eccellenze culinarie italiane incontrano i vini premiati nell’edizione 2021 della guida VINIBUONI D’ITALIA
17 GIUGNO - Ore 20
BUTTRIO (UD) - IL VAGABONDO RESORT

MENU
ANTIPASTI
Prosciutto cotto nel pane tagliato a coltello; Lonzetta al rosmarino, misticanza, noci e melograno; Tacchinella agli agrumi e mandorle tostate; Manzo all’inglese, rucola e scaglie di Grana Padano; InsAlatina Vagabondo con mele e Formadi Frant.
PRIMI
Risotto agli asparagi Caserecce al ragù d’anatra
SECONDI
Guancetta al Refosco su crema di patate Tagliata di Pluma alla piastra e caponata
DOLCI
Le torte della nonna

Aperitivo con:
PROSECCO DOC ROSÉ
in collaborazione con CONSORZIO PROSECCO DOC
GRANDE BANCO DEGUSTAZIONE
DI VINIBUONI D’ITALIA CON OLTRE 100 VINI DA TUTTA ITALIA (visulizza i  VINI IN DEGUSTAZIONE A BUTTRIO)
Dolci in abbinamento a:
MOSCATO D’ASTI DOCG
in collaborazione con CONSORZIO ASTI E MOSCATO D’ASTI DOCG

COSTO DELLA CENA VINI INCLUSI 38 EURO

per info e prenotazioni
PROLOCO BURI: Tel 0432 673511 - proloco@buri.it
RESORT IL VAGABONDO: Via Beltrame - Buttrio - tel: 349 4667995 - ilvagabondoresort@gmail.com