Enoteca Italia a Vinitaly

La guida Vinibuoni d’Italia continua le iniziative promozionali già intraprese negli scorsi anni, riproponendo il suo impegno nel valorizzare i vini da vitigni autoctoni italiani. A Vinitaly il firmamento si arricchisce di nuovi vini stellati che brillano nel grande banco degustazione di Enoteca Italia. Operatori e winelovers infatti potranno degustare ed apprezzare 425 vini provenienti da tutte le regioni italiane.
Giunta alla tredicesima edizione, la guida promuove il Made in Italy del vino proponendo e premiando anche le tipologie meno conosciute, ma degne di essere apprezzate per l’eccellente qualità dimostrata.

Enoteca Italia porta in scena una degustazione di vini italiani del tutto eccezionale, poiché in un solo spazio sarà possibile apprezzare un numero elevato di vini rappresentativi del prezioso ed unico mosaico vitivinicolo che il mondo intero ci invidia. Un vero e proprio patrimonio per l’Italia, riconosciuto universalmente per tipicità e qualità, espressione della più grande biodiversità del mondo.
Per la degustazione dei vini occorre accreditarsi presso lo stand Vinibuoni d’Italia, quindi richiedere i vini indicando il numero di codice contrassegnato nel catalogo.

Scarica qui : catalogo enoteca italia

 

 

I viticoltori siciliani confermano: "Uniti si vince"!

La Sicilia è un'isola dal punto di vista geografico, ma se la osserviamo da una prospettiva enologica è un vero e proprio continente del vino. E' quanto evidenziato nel corso della presentazione regionale della guida Vinibuoni d'Italia Touring, avvenuta a Marsala lo scorso 18 marzo. All'evento, ospitato dalla storica Enoteca della Strada del Vino di Marsala (con il presidente Salvatore Lombardo a fare gli onori di casa), hanno partecipato i presidenti di Assovini Sicilia (Francesco Ferreri, contitolare dell'azienda Valle dell'Acate), del Consorzio Doc Sicilia (Antonio Rallo, titolare di Donnafugata), Mario Busso (curatore della guida) e Umberto Gambino (coordinatore per la Sicilia). Moderatrice della conferenza, Rosa Rubino, direttore della storica rivista marsalese "Il Vomere".

E' un continente enologico, la Sicilia, perché i territori e i vini che vi hanno origine sono assai differenti da una zona all'altra. C'è tanta variabilità perché terreni e territori sono diversi: sabbiosi e calcarei, minerali e vulcanici, salini e gessosi. Climi e microclimi differenti che portano ad ottenere vini profumati e fini, concentrati e morbidi, non più alcolici come un tempo, anzi decisamente più eleganti. Si passa dai 40-45 gradi centigradi estivi dell'estremo Sud, Sud-Est dell'isola fino a temperature invernali prettamente alpine come quelle dell'Etna. Ogni zona, ogni territorio ha le proprie caratteristiche pedoclimatiche diverse, senza mai dimenticare l'influsso benefico del mare, quasi sempre vicino alle vigne in linea d'aria.

La Sicilia è anche l'unica "regione-isola" del nostro Paese con tante altre piccole isole intorno con i loro vini. E che vini! Nulla sembra impossibile per i vignaioli siciliani, autentici sperimentatori: si è tornati a coltivare l'uva, dopo decenni, sull'isola di Favignana; si coltiva la vite nelle isole Elie, non più solo a Salina, patria della Malvasia delle Lipari, ma anche a Lipari, Vulcano, Filicudi e Panarea. E poi c'è ovviamente Pantelleria, con il suo Zibibbo e il famoso Passito.

E' stato sottolineato il presente e il futuro del Marsala, vino storico e illustre che non deve essere più considerato la brutta copia del Porto e del Madera. Sono state perciò avanzate alcune proposte per valorizzare quello che è il vino liquoroso più famoso d'Italia. Lo si dovrebbe pensare non più e non solo come vino da dessert, ma presentato anche come vino da aperitivo, da proporre ai giovani o nelle enoteche (a cominciare da tutte quelle siciliane), oppure nella gastronomia tipica, coinvolgendo una squadra di cuochi dell'isola, che potrebbero studiare piatti adatti non solo all'abbinamento con il Marsala nelle sue diverse tipologie, ma anche per un effettivo utilizzo del vino dentro le pietanze. Si potrebbe organizzare un concorso enogastronomico per premiare le migliori ricette a base di Marsala, valorizzando anche il turismo del vino, nelle cantine storiche e nel territorio, in modo più organico e organizzato, prendendo come esempio virtuoso il territorio portoghese del Douro.

La Sicilia è la regione dei primati in quanto anche ad organizzazione dei viticoltori. E' per esempio l'unica regione in cui c'è una Doc regionale importante, non di "ricaduta", creata appositamente per connotare l'aderenza vino-territorio, aiutando a far meglio conoscere i vini soprattutto sui mercati esteri. Come funziona? I produttori possono aggiungere in etichetta la terminologia "Doc Sicilia" ad un vino che è già Doc Menfi o Doc Mamertino ( o qualunque altra delle 22 Doc isolane, eccetto la Doc Etna) per meglio rafforzare l'informazione sulla provenienza di quel vino.
E' stato rafforzato il "brand" Sicilia. Un maxi-investimento promozionale negli Stati Uniti, di 1,6 milioni di euro, è stato confermato per il 2016 dal Consorzio Doc Sicilia. Sarà finalizzato a rafforzare il "brand" dei vini siciliani oltreoceano, rivolgendosi in particolari ai cosiddetti Millennials, cioè i consumatori nati tra l'inizio degli anni '80 e gli anni '90.
Dal canto suo, Assovini Sicilia (che raggruppa 72 aziende dell'isola rappresentative dell'80% della produzione) ha confermato il suo impegno nell'attività di promozione con l'organizzazione di Sicilia en primeur, dell'evento itinerante di presentazione alla stampa estera e nazionale delle anteprime dei vini siciliani, giunto alla sua 13esima edizione: si svolgerà il prossimo 22-23 aprile al Verdura Resort di Sciacca (AG).
Sarà, come sempre, questo il "biglietto da visita", di classe ed eleganza, dei vini siciliani. Una conferma che i produttori dell'isola chiamata anticamente Trinacria, sono un esempio vincente per tutto il resto d'Italia: perché camminano sempre uniti e sanno attuare bene il "gioco di squadra", senza inutili gelosie fra vicini che producono gli stessi vini. Per andare avanti e farsi conoscere bene, tutti insieme!

All'evento di Marsala sono stati poi consegnati i diplomi di Corona, Golden Star e Corona del Pubblico a molti produttori presenti. A conclusione della serata, appassionati e ospiti hanno potuto partecipare ad una degustazione dei vini premiati, accompagnata dalle prelibatezze gastronomiche siciliane.

di Umberto Gambino

Oro di Ramandolo

1/2 kg di cioccolato fondente al 70%, 100 g di cioccolato al 50%, 100 g di salsa inglese, 250 g di panna montata, 4 biscotti Ramandorlini spezzettati, 1 dl di Ramandolo, 1 cucchiaino di gelatina di frutta, 1 foglia d’oro 24 k.

Per i gusci di cioccolato: stemperare il cioccolato fondente e creare la forma in un adeguato contenitore, quindi lasciare raffreddare.
Per la gelatina di Ramandolo: sciogliere la gelatina di frutta nel Ramandolo, portare a ebollizione e bruciare la parte alcolica. Togliere dal fuoco e stendere il prodotto in una piccola placca con un bordo adeguato all’altezza che si desidera per la gelatina.
Crema di cioccolata: preparare la salsa inglese, aggiungere il fondente al 50% caldo, amalgamare alla crema e lasciare raffreddare a 30 °C. Aggiungere la panna montata, tenendo 2 cucchiai da parte per la guarnitura e nella rimanente aggiungere i Ramandorlini spezzettati e amalgamare.
Riempire le sfere quasi fino al bordo con la crema di cioccolata mettere un pezzo di gelatina tagliata a cerchio e guarnire i bordi nella circonferenza della 1/2 sfera, quindi adagiarvi sopra le scagliette di oro 24 k.

Vino Consigliato: Ramandolo

Il Ramandolo è un vino passito raro e prezioso, prodotto in piccolissime quantità in parte del territorio dei comuni di Nimis e di Tarcento, in provincia di Udine. Viene prodotto con le sole uve di Verduzzo Friulano, appassite sulla pianta o in locali idonei. Il suo nome è legato a quello di una piccola frazione del comune di Nimis.

Frutta secca, canditi, albicocca, scorze di arancia, fico e dattero anticipano un bicchiere complesso, piacevolmente grasso, con equilibrata tensione tra acidità e zuccheri.

Costantini

Collalto di Tarcento (UD) - Via Pontebbana, 12 - tel. 0432 792004 - www.albergocostantini.com

Lombo di cervo al distillato di spezie

distillato di spezie, 3 cucchiaini di maizena, 1 cucchiaino di lecitina di soia, sale e pepe nero.
Per il distillato: 40 g di bacche di ginepro, 10 g di chiodi di garofano, 1 piccola stecca di cannella. In sostituzione del distillato, si può usare qualche goccia di olio essenziale di ginepro diluita in acqua. Per comporre il piatto: 4 mazzi di radicchio la Rosa di Gorizia.

Ungere con olio extravergine d’oliva il lombo di capriolo e rosolarlo uniformemente in una padella di rame, poi disporlo in un vassoio, salarlo e peparlo; ungerlo con l’olio extravergine d’oliva e bagnarlo con il distillato di spezie o l’olio essenziale di ginepro allungato con acqua. Coprire il lombo con carta d’alluminio e far riposare per 15 minuti in un forno leggermente intiepidito. Questo procedimento permetterà alla carne di prendere gli aromi. Togliere il lombo dal vassoio e raccogliere su una piccola pentola i liquidi usciti dalla carne, addensarli con la lecitina e la maizena e quindi frullare. Riscaldare per alcuni minuti il lombo in forno caldo. Per la preparazione del distillato, macinare le spezie e distillarle con un distillatore a corrente di vapore. Scottare la Rosa di Gorizia in acqua, sale, aceto e qualche bacca di ginepro. Tagliare il lombo in quattro medaglioni e servirlo con la salsa, un mazzetto di radicchio la Rosa di Gorizia condito con un filo di olio extravergine d’oliva.

LA SELVAGGINA

Quasi il 40% del territorio del Friuli è ricoperto da boschi. Forse grazie all’antica cultura celtica, la popolazione rurale da sempre riserva una parte delle campagne coltivate ai boschi che sono la dimora di numerose specie di animali selvatici. Oggi la maggior parte della selvaggina che viene servita nei ristoranti proviene da allevamenti, anche di cervi, allo stato semibrado. La parte minore viene fornita dalla caccia attuata con rigidi controlli in aree protette, come la grande Foresta di Tarvisio.

vino consigliato: Friuli Colli Orientali Doc Pignolo
Netta sensazione olfattiva di frutti del sottobosco, spezie e liquirizia. In bocca, trama riccamente fruttata, calore, su tannini dolci e vellutati.

 

Ristorante la primula

San Quirino (PN) - Via San Rocco, 47 - Tel. 0434 91005 - www.ristorantelaprimula.it

Andrea è perfezionista, pieno di idee e dotato di forte sensibilità: I suoi piatti sono cesellati e di raro equilibrio, precisi perché meditati. Sa, come pochi, dare attualità alla tradizione.

Roero days

Il 20 e 21 marzo 2016 il Consorzio Tutela Roero segna in agenda un importante appuntamento: Roero Days, la manifestazione che farà conoscere una delle denominazioni e delle aree viticole più prestigiose del Piemonte. Entrambi i giorni, dalle 10.30 alle 19.00, la Cascina Medici del Vascello, all’interno dello splendido giardino antistante la Reggia di Venaria (Torino), Patrimonio dell’Unesco, aprirà le porte alla degustazione di oltre 300 vini Docg, prodotti da 60 cantine dell’area.

Per i visitatori, gli appassionati e i professionisti del settore l'ingresso diretto alla Cascina Medici del Vascello e al banco d’assaggio è libero e gratuito. Per tutti loro, al wine-bar vi sarà una libera e gratuita degustazione di numerose etichette di questa pregiata area enologica e di alcune tipicità del territorio come formaggi Dop del Piemonte, prosciutto crudo di Cuneo Dop e salsiccia di Bra. In una sala dedicata ai singoli produttori, ci saranno inoltre 40 tavoli di assaggio gratuito dove il pubblico potrà informarsi direttamente a contatto con i titolari delle aziende.

Roero Days offrirà non solo momenti di assaggio ma verticali, laboratori, illustrazioni di pubblicazioni e dibattiti a cui prenderanno parte alcuni dei più importanti critici ed esperti del settore, come Daniele Cernilli (Guida essenziale ai vini d’Italia, Doctor Wine), Gianni Fabrizio (Vini d’Italia del Gambero Rosso), Fabio Gallo (Associazione Italiana Sommelier), Giancarlo Gariglio (Slow Wine), Eleonora Guerini (Vini d’Italia del Gambero Rosso), Vittorio Manganelli (critico enogastronomico), e Paolo Zaccaria (e-book Wines of Roero). I professionisti di prestigio guideranno gli appassionati in un viaggio sensoriale all’interno di laboratori che metteranno in luce le peculiarità dei vini bianchi a base di arneis e dei rossi a base di nebbiolo, prodotti nell’area del Roero, e che termineranno con la degustazione di due piatti elaborati dai Ristoranti All’Enoteca di Canale di Davide Palluda e Il Centro di Priocca della famiglia Cordero (il costo dei laboratori, compresa la degustazione di due piatti di chef stellati, è invece di 25 euro).

Protagoniste dell’evento anche le vendemmie storiche, di cui si potranno apprezzare le potenzialità evolutive: due verticali metteranno in assaggio quindici anni di Roero, da uve nebbiolo, e dieci di Roero Arneis. Vi sarà inoltre l’opportunità di conoscere le differenze tra i principali vini piemontesi attraverso degustazioni comparate dei più significativi bianchi regionali e delle più importanti denominazioni a base di nebbiolo.

Tra gli appuntamenti più importanti domenica, alle ore 11, c’è la presentazione del volume Vent’anni di Roero di Davide Palluda. Sempre domenica, alle 14, sarà invece protagonista l’e-book Wines of Roero, a cura di Paolo Zaccaria. Da segnare in agenda anche la tavola rotonda dal titolo “L'identità del Roero Docg e le prospettive di mercato” che si terrà lunedì 21 marzo, alle ore 14, e che avrà tra i relatori Daniele Cernilli, Oscar Farinetti, Alessandro Masnaghetti, Roberto Racca, Ueli Schiess e il presidente del Consorzio di Tutela Roero Francesco Monchiero. Moderano Cavallito & Lamacchia.

Costi per il pubblico: banco d’assaggio e ingresso diretto alla Cascina Medici del Vascello gratuiti per tutti. Il costo dei laboratori, compresa la degustazione di due piatti di chef stellati, è invece di 25 euro

Informazioni per il pubblico: www.consorziodelroero.it – recapito telefonico: 3339188774 – info@consorziodelroero.it

Calabria, vini che regalano emozioni

Per molti anni i vini calabresi sono stati usati come vini da taglio, ma ultimamente, grazie alla caparbietà di alcuni viticoltori locali, il livello qualitativo è salito notevolmente. Vinibuoni d’Italia fin dal suo nascere ha monitorato il lavoro dei vignaioli locali che ultimamente stanno mietendo allori importanti nell’ambito delle valutazioni che la guida assegna ai vini di questa regione. Un po’ meno attenti i consumatori e i mercati rispetto ai quali la Calabria paga un ritardo in fatto di comunicazione, di promozione e di valorizzazione delle sue ricche e generose risorse enogastronomiche.
• La presentazione della guida e le riflessioni
Le premesse di un più proficuo percorso ci sono e lo ha sottolineato Umberto Gambino, coordinatore regionale di Vinibuoni d’Italia, nell’evento di presentazione della guida ad Amantea presso l’Hotel ristorante “Le Clarisse”. L’appuntamento promosso da Vinocalbrese.it è stato un momento ricco a cui hanno partecipato tutti i produttori selezionati in guida. A fare gli onori di casa e a focalizzare il momento particolare per la viticoltura regionale c’erano Gennaro Convertini, profondo conoscitore dei vini della regione; Demetrio Stancati, presidente del Consorzio di Tutela Terre di Cosenza Doc fresco di riconoscimento, moderati dal bravissimo Vincenzo Alvaro.
Mario Busso, curatore nazionale della guida, a seguito di un breve escursus dedicato alla presentazione della nuova edizione e alle peculiarità che contraddistinguono il prodotto editoriale del Touring rispetto alle altre guide di settore, ha ripreso alcuni concetti ben evidenziati da Umberto Gambino. I produttori devono presentarsi uniti sui mercati, operare scelte condivise per la promozione e intraprendere un lavoro di valorizzazione del territorio che metta insieme i vari tasselli della ricca proposta enogastronomica della regione, con le bellezze paesaggistiche ed artistiche tuttora poco conosciute.
• Vini in un paesaggio ricco di suggestioni
Da un lato la costa con lo spettacolo offerto dalle cittadine marittime che rappresentano il vanto di tutta la regione, l’interno con parchi e massicci montuosi tra i più affascinanti e selvaggi d’Italia: la Sila, il Pollino, l’Aspromonte... e su tutto l’arco del territorio regionale, vigneti che danno alla luce prodotti di ottima qualità. Meno conosciuti rispetto ad altri nazionali, i vini calabresi riscuotono grande ammirazione e favore quando li si assaggia, sia che ci si soffermi sui rossi di certo più conosciuti, sia che si parli dei bianchi. Il Montonico, il Greco bianco, la Guarnaccia e il Pecorello regalano emozioni straordinarie. L’apoteosi è il Moscato di Saracena capace di regalare una successione di emozioni diverse sorso dopo sorso.

• Fare sistema e promozione
Se oggi la qualità nella Regione è stata raggiunta con picchi di eccellenza altissima, il percorso da intraprendere nell’immediato è il racconto dei vini. Oggi la commercializzazione del vino italiano nei mercati evoluti si basa sempre meno sul prodotto e sempre di più sui valori che questo riesce a trasmettere. La Calabria va raccontata e il vino è un veicolo imprescindibile della promozione.
Ma se il vino è un volano formidabile per diffondere la cultura dei luoghi, di riflesso l’azione promozionale ispirata a costruire un sistema sinergico con i vari elementi di cui si compone la cultura di un dato territorio, favorisce il grado di preferenza e di fedeltà dei consumatori verso il vino stesso. Claude Levi Strauss amava dire “… a buon pensare, buon mangiare…”, alludendo alla migliore predisposizione ad esprimere un giudizio positivo, quando il consumatore ha in mente i luoghi da cui trae origine un prodotto e, nel caso specifico, il vino che è nel bicchiere. Gli antichi Greci conoscevano la Calabria come Enotria, “Terra del vino”, e i vini calabresi venivano offerti ai vincitori delle Olimpiadi. Basterebbe questo breve “incipit” per favorire quella storytelling capace di sedurre i consumatori più colti, ma purtroppo ancora disattenti sui vini della regione.
• La premiazione
Il momento clou della serata è stata la consegna dei diplomi ai produttori che non presenti a Merano, hanno ritirato dalle mani di Umberto Gambino i diplomi della Corona, della Golden Star e della Corona attribuita dal pubblico. E’ seguito un percorso di degustazione di tutti vini premiati; gli stessi che hanno accompagnato il convivio realizzato nel Ristorante delle Clarisse dallo chef Andrea Zazzaro. Ospite d’onore della serata l’On. Dorina Bianchi, sottosegretario di stato.
Credits foto: Vinocalabrese.it

12829125_1710023062607554_8176401243913164889_o

1270201_1710023225940871_5793855958340852930_o

12829526_1710023272607533_4516836452076629746_o

10634012_1710023285940865_8198403139096285839_o

12823346_1710023409274186_8894321370053288778_o

10504809_1710023592607501_3244778443704468673_o

12841366_1710024005940793_3471878327293200279_o

11080827_1710024079274119_7829624371796805312_o

980123_1710024365940757_8037614441012032527_o

12828270_1710024392607421_4097081647198129649_o

12828527_1710024435940750_6197369387946657491_o

10540712_1710024452607415_8065610801106419459_o

Vinibuoni in calabria

Vinibuoni sbarca a Marsala

L’evento di premiazione e della consegna dei diplomi  venerdì 18 marzo 2016 alle ore 17,30
presso Enoteca della Strada del Vino di Marsala – Via XI Maggio 32 – Marsala

È Marsala ad accogliere la presentazione regionale della guida Vinibuoni d’Italia.
Organizzato dal coordinatore regionale Umberto Gambino in collaborazione con Wine of Siclia Doc, Assovini Sicila, Strada del vino Terre d'Occidente, Enoteca della Strada del Vino di Marsala, l’evento rappresenta uno dei momenti clou per i produttori, quello della premiazione dei vini che hanno raggiunto i massimi riconoscimenti. Si tratta, con la tappa di Marsala, del decimo appuntamento di un percorso che Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italiano ha intrapreso per conoscere da vicino le realtà produttive e condividere con i vignaioli locali riflessioni e commenti sull’operato della guida e della vitivinicoltura locale.

Interverranno:
MARIO BUSSO, curatore nazionale della guida
UMBERTO GAMBINO, coordinatore regionale Calabria Basilicata
ANTONIO RALLO, Presidente Doc Sicilia
FRANCESCO FERRERI, Presidente Assovini Sicilia
SALVATORE LOMBARDO, Presidente Strada del Vino del Marsala
Modera l’incontro
ROSA RUBINO, Direttore de “Il Vomere”

Durante la presentazione verranno consegnati i diplomi alle aziende vitivinicole siciliane che hanno raggiunto gli ambiti riconoscimenti della Corona, della Golden Star e della Corona del Pubblico “Oggi Le Corone Le decido IO”.

Seguirà
un invitante percorso di degustazione dei vini siciliani selezionati
nell’edizione 2016 di Vinibuoni d’Italia.

A conclusione della serata, alle ore 19 alle 21
aperitivo di prelibatezze gastronomiche abbinate ai vini premiati

Ingresso libero
Aperitivo con ticket di euro 10
per informazioni e prenotazioni: 0923.713489 - 347 4672512

I riconoscimenti nazionali dell’edizione 2016 della guida Vinibuoni d’Italia
•1387 le aziende selezionate in guida
•467 i vini che hanno ottenuto la Corona: massimo riconoscimento per i vini top dell’eccellenza, scelti con voto palese di maggioranza nella sessione finale di degustazione a commissioni riunite su scala nazionale. La premiazione e presentazione della guida alla stampa si è tenuta nel Teatro Puccini di Merano.
•184 i vini che hanno ottenuto la Golden Star: secondo massimo riconoscimento per i vini che hanno espresso eleganza, finezza, equilibrio, qualità e precisa espressione del varietale e del territorio.
•360 le corone attribuite dai winelovers ovvero dal pubblico che ha assistito alle finali di Vinibuoni d’Italia e che ha votato parallelamente ai coordinatori della guida nell’evento “Oggi le Corone le decido IO”. Fatto unico nel mondo delle guide, perché con questa iniziativa anche quest’anno operatori, ristoratori e winelovers, in parallelo alle commissioni di Vinibuoni d’Italia, hanno potuto indicare con il proprio voto i vini da inviare a Corona.
•242 i vini da non perdere: vini di particolare pregio che le commissioni regionali hanno voluto mettere in risalto, dedicando loro un’apposita sezione della guida.

I riconoscimenti della Sicilia

Le Corone

Baglio di Pianetto 
Sicilia Igt Nero d'Avola Cembali 2009
Benanti 
Etna Doc Rosso Rovittello 2011
Cantine Barbera 
Menfi Doc Rosato La Bambina 2014
Cottanera 
Etna Doc Rosso 2012
Cuppari 
Faro Doc San Placido 2011
Feudo Montoni 
Sicilia Doc Grillo Vigna della Timpa 2014
Firriato 
Etna Doc Rosso Cavanera Rovo delle Coturnie 2013
Florio 
Marsala Doc Superiore Riserva Semisecco Ambra Donna Franca
Francesco Intorcia Heritage 
Marsala Doc Superiore Riserva Ambra Dolce Vintage 1980 35 years old tino n. 2
Girolamo Russo 
Etna Doc Rosso San Lorenzo 2013
Hauner 
Malvasia delle Lipari Doc Passito Selezione Carlo Hauner 2012
Judeka 
Cerasuolo di Vittoria Docg 2013
Marco De Bartoli 
Terre Siciliane Igt Pignatello Rosso di Marco 2013
Morgante 
Sicilia Doc Nero d'Avola Don Antonio 2012
Passopisciaro 
Terre Siciliane Igt Nerello Mascalese Contrada C (Chiappemacine) 2013
Pellegrino Carlo 
Marsala Doc Vergine Riserva 2000
Planeta 
Menfi Doc Fiano Cometa 2014
Solidea 
Passito di Pantelleria Doc 2014
Tenuta di Fessina 
Etna Doc Rosso Riserva Il Musmeci 2011
Tenuta Gatti 
Mamertino di Milazzo Doc Grillo-Inzolia Catalina 2014
Vasari 
Mamertino di Milazzo Doc Nero d'Avola 2012

Le Corone del pubblico
Baglio di Pianetto 
Sicilia Igt Nero d'Avola Cembali 2009
Benanti 
Etna Doc Rosso Rovittello 2011
Fenech Francesco 
Salina Igt Malvasia Maddalena 2014
Feudo Montoni 
Sicilia Doc Grillo Vigna della Timpa 2014
Firriato 
Etna Doc Rosso Cavanera Rovo delle Coturnie 2013
Florio 
Marsala Doc Superiore Riserva Semisecco Ambra Donna Franca
Francesco Intorcia Heritage 
Marsala Doc Superiore Riserva Ambra Dolce Vintage 1980 35 years old tino n. 2
Hauner 
Malvasia delle Lipari Doc Passito Selezione Carlo Hauner 2012
Morgante 
Sicilia Doc Nero d'Avola Don Antonio 2012
Planeta 
Menfi Doc Fiano Cometa 2014
Solidea 
Passito di Pantelleria Doc 2014
Tenuta Enza La Fauci 
Terre Siciliane Igt Bianco Case Bianche 2014
Tenuta Gatti 
Mamertino di Milazzo Doc Grillo-Inzolia Catalina 2014
Vasari 
Mamertino di Milazzo Doc Nero d'Avola 2012
Le Golden Star
Arianna Occhipinti 
Terre Siciliane Igt Rosso Il Frappato 2013
Benanti 
Etna Doc Bianco Superiore Pietra Marina 2011
Calì Paolo 
Cerasuolo di Vittoria Docg Classico Forfice 2011
Duca di Salaparuta 
Terre Siciliane Igt Nerello Mascalese Làvico 2012
Fenech Francesco 
Salina Igt Malvasia Maddalena 2014
Graci 
Etna Doc Bianco Arcurìa 2013
Palari 
Terre Siciliane Igt Rosso del Soprano 2013
Tasca d'Almerita 
Sicilia Doc Nerello Mascalese Il Tascante 2012
Tenuta Enza La Fauci 
Terre Siciliane Igt Bianco Case Bianche 2014
Valle dell'Acate 
Cerasuolo di Vittoria Docg Classico 2012

Grande affluenza di pubblico e produttori alla presentazione in Abruzzo

“Una sorpresa, per le perfette modalità organizzative e il livello dei partecipanti!”. “Davvero una bella serata, con tanti giovani e il meglio della produzione abruzzese tutti insieme!”. “Ci hanno assalito con entusiasmo e voglia di provare tutto!”. Questi sono solo alcuni dei commenti entusiastici registrati durante la serata di premiazione organizzata da Vinibuoni d’Italia, svoltasi in Abruzzo lo scorso 3 Marzo presso gli splendidi spazi messi a disposizione dall’azienda Agriverde (Ortona, CH), non a caso insignita del premio Ecofriendly 2016.
Sono stati i coordinatori regionali Andrea De Palma e Franco Santini ad accogliere i numerosi produttori accorsi da tutta la regione a ritirare le Corone, le Golden Star e i riconoscimenti attribuiti ai vini dal pubblico nel corso dell'evento “Oggi Le Corone Le Decido Io”. C’era davvero il gotha della produzione abruzzese: da Valentini a Pepe, da Valle Reale a Zaccagnini, senza trascurare tutti gli altri nomi, storici ed emergenti, che rappresentano oggi una fotografia di una regione che cresce anno dopo anno ed è ormai stabilmente tra le 4-5 più interessanti a livello nazionale.
La serata è stata piacevole, con il saluto e il ringraziamento di tutti i produttori presenti, che, uno alla volta, ci hanno tenuto a sottolineare l’importanza del lavoro della guida Vinibuoni d'Italia per la valorizzazione dei vitigni autoctoni, specie in una regione come l’Abruzzo storicamente sempre restia all’attecchimento di vitigni “esterni”. Non sono mancati i momenti anche accessi di dibattito, specie quando sono stati toccati temi come la difesa del vino abruzzese da “imbottigliamenti selvaggi” e la necessità di fare squadra per far conoscere di più le bellezze di una terra che non ha nulla da invidiare a nessuno. Infine un plauso a De Palma e Santini, a cui tutti i presenti hanno voluto testimoniare il lavoro svolto da anni con coerenza e passione, senza pregiudizi e con l’idea di offrire massima rappresentatività a tutte le molteplici sfaccettature di una regione tanto complessa e variegata.
Dopo la consegna dei diplomi la serata si è conclusa con la consueta degustazione dei vini premiati e di alcune specialità enogastronomiche locali (grazie alla preziosa presenza degli artigiani del gusto quali Fracassa, Carlo Donzelli e Antico Forno), presi letteralmente d’assalto da una folla accorsa da tutta regione. Un successo che è andato oltre ogni aspettatativa e che ci incoraggia a proseguire lungo questa strada.

Prosegue ad Amantea il Tour di presentazione di Vinibuoni d'Italia

Ispirata alla tradizione enologica italiana e volta a valorizzare le radici locali, il territorio e la tipicità, Vinibuoni d’Italia, edita dal Touring Club Italiano, è la guida che dà un segnale preciso ai consumatori e al mercato italiano ed estero, sul made in Italy del vino. Unica, nel panorama italiano e internazionale è la sola dedicata ai vini da vitigni autoctoni, cioè a quei vini prodotti al 100% da vitigni che sono presenti nella Penisola da oltre 300 anni.

In Calabria a presentare l’edizione 2016 e consegnare i riconoscimenti destinati alle cantine regionali ci sarano Mario Busso, curatore nazionale di Vini Buoni d’Italia, Umberto Gambino, coordinatore regionale di Calabria, Basilicata e Sicilia.
A fare gli onori di casa e a focalizzare il momento particolare per la viticoltura regionale ci saranno Gennaro Convertini, esperto di vini regionali e Demetrio Stancati, presidente del Consorzio di Tutela Terre di Cosenza, che saranno ospiti presso la bellissima location della famiglia Perri sul Tirreno cosentino, l’Hotel Ristorante Le Clarisse di Amantea.
La produzione dell’evento è di Vinocalabrese.it che ha coinvolto il Consorzio di Tutela dei Vini Terre di Cosenza DOP, fresco di riconoscimento erga omnes a svolgere le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi.

Appuntamento venerdì 11 marzo dalle 18 per il convegno e la premiazione seguita dai banchi d’assaggio dei produttori premiati e presenti in guida e di una rappresentativa dei produttori cosentini del Consorzio.
Gran finale con la cena (su prenotazione) a cura del giovane chef Andrea Zazzaro, tornato in Calabria per dare corpo al progetto enogastronomico dell’Hotel Ristorante Le Clarisse.

I criteri di selezione della guida Vinibuoni d’Italia si basano su un processo eccezionale per impegno e per trasparenza attraverso il coinvolgimento di oltre 80 degustatori riuniti in 21 commissioni di lavoro che operano nella loro regione di competenza. La finale per l’assegnazione dei massimi riconoscimenti, ovvero la Corona e la Golden Star, viene fatta pubblicamente ed è aperta – caso unico in Italia – alla partecipazione dei media.

I Musei del Cibo anticipano la primavera

Con la consueta riapertura del 1° marzo, il circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma dà il via ad una stagione 2016 colma di eventi, degustazioni e laboratori didattici. Un anticipo di primavera per coloro che desiderano approfittare del clima mite per organizzare le prime gite fuori porta e fare tappa nei templi della buona tavola di Parma, da poco insignita del titolo di “Città creativa della gastronomia UNESCO”. I Musei dedicati a Parmigiano Reggiano, Pomodoro, Pasta, Vino, Salame e Prosciutto sono infatti i protagonisti indiscussi degli itinerari culturali e golosi del territorio parmense, tra rocche, castelli, pievi e teatri. Non solo sedi di notevole valore storico-architettonico, ma luoghi che testimoniano il legame indissolubile tra i prodotti e gli edifici che ne ospitano i musei e l’identità locale.

Il primo appuntamento di rilievo dopo la riapertura è per sabato 5 marzo alle 15,30 con l’inaugurazione della nuova Sala degustazione annessa al Museo del Vino di Sala Baganza. Per l’occasione l’ingresso al museo sarà libero e verrà offerto a tutti un brindisi beneaugurale. A seguire, alle ore 16,00, bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni potranno partecipare a “Tra anfore, tini e bottiglie”, un evento curato dalla Pro Loco Sala Baganza. Guidati da Babette, figlia del Re di Francia, di casa alla Corte ducale di Parma, i partecipanti saranno coinvolti in una Caccia al Tesoro negli affascinanti ambienti del Museo alla scoperta dell’uva e delle stagioni della vigna. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria presso IAT Parma, tel. 0521 218889, aperto tutti i giorni 9,00-19,00.

Domenica 6 marzo farà invece tappa al Museo della Pasta – nello scenario della Corte di Giarola (Collecchio) – l’evento itinerante “Al Museo con Gusto!”, che rientra nel progetto del Comune di Parma “Crescere in Armonia, Educare al Benessere” con la collaborazione dei Musei del Cibo. Dalle 15,30 alle 17,30,
 una visita guidata appositamente pensata per i piccoli dai 6 ai 12 anni, li accompagnerà attraverso l’allestimento museale, cercando di far emergere tutte le curiosità e le domande di ciascuno. Seguirà un laboratorio interattivo sul Gusto, dove con rigore scientifico, ma anche con modalità divertenti e coinvolgenti, i partecipanti saranno accompagnati alla scoperta di come funziona questo senso così fondamentale quando si parla di alimentazione. L’evento è a cura di Roberta Mazzoni, Didattica Musei del Cibo. La partecipazione è gratuita per tutti i bambini/ragazzi e per un max di due accompagnatori adulti a testa. La prenotazione è obbligatoria presso IAT Parma, tel. 0521 218889, aperto tutti i giorni 9,00-19,00.