Friuli Venezia Giulia...non solo terra di bianchi, ma anchdi rossi inattesi

Il Friuli Venezia Giulia negli ultimi anni si sta caratterizzando come regione atta a regalare anche vini rossi molto importanti, derivanti da vitigni autoctoni. La regione notoriamente è conosciuta per i suoi grandi bianchi, ma chi ha voglia di sorprese non esiti a farsi incuriosire, perché unitamente al più “rustico” Refosco dal Peduncolo rosso, non

Il Friuli Venezia Giulia negli ultimi anni si sta caratterizzando come regione atta a regalare anche vini rossi molto importanti, derivanti da vitigni autoctoni. La regione notoriamente è conosciuta per i suoi grandi bianchi, ma chi ha voglia di sorprese non esiti a farsi incuriosire, perché unitamente al più “rustico” Refosco dal Peduncolo rosso, non mancheranno di stupirvi lo Schioppettino, il Terrano del Carso e il nobilissimo Pignolo.

Il Refosco dal peduncolo rosso deve il suo nome alla particolare colorazione rossa del peduncolo. Il vitigno appartiene alla più vasta famiglia dei Refoschi, che comprende, oltre al conterraneo Refosco di Faedis, anche vitigni come il Terrano o la Cagnina di Romagna , tutti accomunati da un origine comune con la stessa famiglia di viti selvatiche. Come le altre uve Refosco, anche le origini del Refosco dal Peduncolo Rosso non sono completamente note, ma l’uva era già conosciuta in epoca romana ed è stata elogiata dallo scrittore Plinio il Vecchio.

Lo Schioppettino nelle sue terre d’origine, situate a est di Udine e immediatamente a sud dei Colli del Friuli orientale, praticamente a due passi dal confine sloveno, veniva comunemente chiamato fino a non molti decenni fa Ribolla Nera o Poçalza. Il nome attuale deriverebbe dallo scoppiettio che si ottiene schiacciando un acino di questo vitigno tra le dita. Il vino prodotto da queste uve viene citato per la prima volta in un documento scritto del 1282 che ne attestava la presenza sulle tavole dell’aristocrazia udinese.
Il Pignolo il vino storico di Rosazzo, comune in provincia di Udine dove ha sede l’antica omonima abbazia. Qui l’amico giornalista Walter Filiputti ha riscoperto il vitigno e ha proposto per primo il vino facendolo diventare in breve tempo un vero e proprio tesoro nascosto dell’enologia italiana. I vini ottenuti dal vitigno Pignolo sono eleganti, fini, leggiadri, ma al contempo dotati di ottima struttura e con un lungo affinamento in legno riescono a sviluppare un fascino terziario e speziato incredibile.

A seguire, i vini che propongo all’attenzione dei consumatori sono vere e proprie chicche. Raggiunto il massimo riconoscimento della corona nell’edizione 2022 della guida Vinibuoni d’Italia, queste etichette svelano tutta la loro qualità anche ora, a distanza di un anno.

Venezia Giulia Igt Refosco dal Peduncolo Rosso Murellis 2018 Murva- Renata Pizzulin
Conferma integrità e netta corrispondenza al vitigno con richiami fruttati alla prugna e alle ciliegie mature. L’assaggio è circolare al naso e si rivela morbido, di buon corpo, levigato nella trama tannica e di buona persistenza.

Friuli Colli orientali Doc Refosco dal Peduncolo Rosso Riserva 2016  - Aquila del Torre
Vino intenso, ampio e speziato che stuzzica il naso con sentori di frutta rossa matura, spezie e messaggi di cacao e caffè. Il sorso continua a svelare morbidezza con chiosa avvolgente sui tannini avvertiti e setosi. F

Friuli Colli Orientali Refosco dal Peduncolo Rosso Doc 2013 - La Viarte
Il quadro olfattivo è avvolto da profumi vinosi avvolgenti, alternati a sentori di frutti di bosco e spezie. Il calice è ricco, strutturato, concentrato, con una vena di freschezza che si avverte continua e dà piacevolezza alla beva. Chiude con un finale persistente.

Trevenezie Igt Schioppettino 2018 -  Bertolusso Cav. Emiro
Bella conferma a distanza di un anno: l’apprezzamento va a un vino morbido e saporito, equilibrato e succoso piacevolissimo alla beva, con sentori quasi salini e di frutta matura.

Friuli Colli Orisentali Doc Schioppettino 2015 -  Venica&Venica
E’un racconto che sfiora il mito perché nel bicchiere c’è proprio tutto: mora selvatica, lampone, mirtillo che giocano con il pepe nero e i richiami balsamici senza dimenticare il tabacco e il cacao. In bocca ha sviluppo sinfonico con percorso complesso, vellutato e trama tannica levigata.

Friuli Isonzo Doc Pignolo Arbis Ròs 2016 - Borgo San Daniele
Ecco la rinnovata piacevolezza olfattiva di piccola frutta rossa (ciliegie, lampone e ribes nero) accompagnate da inserti speziati speziato. Un anticipo affinato che sorregge un sorso di buona struttura, ampiezza che chiudono con un finale dai tannini intriganti e setosi

Friuli Colli Orientali Rosso Oltre 2018  - Specogna
Intenso olfattivamente con rinnovati richiami di frutta rossa e spezie giostrate in perfetta sintonia. Il sorso ha muscoli e struttura senza perdere in equilibrio filando molto progressivo verso un finale di lunga persistenza. (Refosco-Schioppettino-Pignolo)

Friuli Colli Orientali Doc Rosso Riserva Nero Magis 2015  - Nero Magis
E’ un vino che sa sfidare il tempo e racconta nuovamente la sua personalità ammantata di ciliegia e frutti rossi in confettura, viola e chiodo di garofano. Un sottofondo di spezie e liquirizia anticipa un sorso aristocratico, vigoroso, supportato da un tannino vivido con magistrale finale di spezie e balsami.

…oltre confine

Teran Zasticena Oznaka Izvornusti Hrvatska Istra 2017  - Benvenuti
Alla piccola frutta rossa subentrano richiami di sottobosco e rimandi leggeri alle spezie. Ampio e avvolgente al palato grazie a un sorso rotondo con beva incisiva e tipicità tannica avvertita ma non invadente.

 

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