Sacmi scommette sul settore vino e crea la Divisione Wine&Spirits
Intervista a Vezio Bernardi, General Manager Sacmi Beverage a cura di Mario Busso Proporsi come interlocutore a 360° nella gestione di tutto il processo di lavorazione nel settore, dal vigneto alla bottiglia, dal packaging alla logistica”. È questo l’obiettivo del Gruppo Sacmi che, all’indomani dell’acquisizione di Defranceschi – uno dei marchi storici nella progettazione e
Intervista a Vezio Bernardi, General Manager Sacmi Beverage a cura di Mario Busso
Proporsi come interlocutore a 360° nella gestione di tutto il processo di lavorazione nel settore, dal vigneto alla bottiglia, dal packaging alla logistica”. È questo l’obiettivo del Gruppo Sacmi che, all’indomani dell’acquisizione di Defranceschi – uno dei marchi storici nella progettazione e nella commercializzazione di soluzioni per la lavorazione delle uve – annuncia la costituzione di una vera e propria Divisione Wine&Spirits, che completa e mette a sistema la già ampia offerta del Gruppo per il settore, dal bag-in-box al riempimento, dall’etichettaggio al fine linea. Vezio Bernardi, General Manager Sacmi Beverage, spiega le ragioni di questa scelta strategica e, insieme, i nuovi orizzonti del Gruppo Sacmi quale partner globale della filiera enologica.
• Quali gli obiettivi che Sacmi si propone con la creazione della Divisione Wine&Spirits?
“La Divisione Sacmi Wine&Spirits avrà al proprio interno marchi quali Defranceschi (presse per uva, deraspatrici, serbatoi, attrezzature per il controllo qualità), Sacmi Verona (etichettatrici KUBE), Sacmi Packaging (soluzioni BAG IN BOX, fine linea, ecc) oltre a tutto il know how del Gruppo in termini di ingegneria, architettura e automazione degli impianti frutto di anni di esperienza in ambito internazionale. Tale ambiziosa operazione completa e mette a valore un percorso che affonda le proprie radici nella storia del Gruppo, fondato nel 1919 e già nel dopoguerra interlocutore primario nella progettazione di macchine per la produzione di tappi a corona, un settore nel quale, ancora oggi, Sacmi è leader mondiale”.
• L’avere individuato nel settore enologico un obiettivo importante da perseguire consolida l’impegno, la ricerca e l’esperienza che il Gruppo ha maturato in quasi cento anni nel beverage?
“Certamente. Poiché Sacmi non è solo leader mondiale nei tappi corona. L’esperienza acquisita nello sviluppo di altri tipi di capsule (alluminium caps, plastic caps) e nella progettazione di impianti completi per imbottigliamento di acqua e CSD in bottiglie PET e, più in generale, la costante attività di ricerca e lo sviluppo di soluzioni per il filling, sia dei soft drink sia della birra in vetro, hanno consentito a Sacmi di sviluppare macchinari competitivi facilmente adattabili al mondo del vino. Inoltre, Sacmi è entrata da alcuni anni nel settore food con l’acquisizione di C&M Holding (lavorazione e packaging del cioccolato) e ha sviluppato una Divisione Automation con la progettazione di sistemi ottici completi per il controllo qualità sia in linea sia per analisi ambientali (sistemi Near-Infra-Read per analisi in campo, non distruttive di tutti i prodotti organici quali frutta, ortaggi, ecc), soluzioni potenzialmente di grande interesse per questo settore e che ora abbiamo l’opportunità di valorizzare in funzione dei nuovi obiettivi della Divisione”.
• Alcuni nomi importanti dell’enologia italiana, come Masi Agricola, Ca’ dei Frati, Zenato, Santa Margherita, la Cantina Produttori di Valdobbiadene annoverano soluzioni tecniche e robotizzate Sacmi di ultima generazione, sistemi di automazione che favoriscono una gestione più efficiente e razionale della cantina. Il Gruppo è dunque già presente con i propri servizi sul mercato italiano?
“Sacmi è già presente in Italia con proposte molto innovative. La possibilità di offrire soluzioni di grande successo per il settore enologico – come l’ultima nata in casa Sacmi Verona, l’etichettatrice modulare KUBE dalle ampie e riconosciute doti di flessibilità ed efficienza – accanto alle sinergie sviluppate sul fine linea con la Divisione Sacmi Packaging, hanno gettato le basi per l’ingresso a tutto tondo nel settore anche in Italia. A rafforzare l’ambizione è l’ultima acquisizione mirata da parte del Gruppo, quella di Defranceschi che – oltre al pluridecennale know how nel settore – porta in Sacmi un valore aggiunto notevole anche dal punto di vista del brand. Defranceschi è una delle poche aziende al mondo le cui soluzioni sono certificate dal CIVC, associazione interprofessionale francese che raggruppa i produttori e i commercianti di Champagne. Ma non è tutto: a coadiuvare la nuova Divisione Wine&Spirits sarà anche la grande esperienza acquisita da Sacmi sulla sensoristica – dai sistemi di ispezione per il controllo qualità direttamente in linea del processo di riempimento ed etichettaggio agli avanzati sistemi di controllo olfattivo in campo ed in laboratorio sviluppati dalla Divisione NIR – consentendo al Gruppo Sacmi di proporsi come interlocutore a 360° nella gestione di tutto il processo di lavorazione, dal vigneto alla bottiglia, dall’etichetta al packaging, alla pallettizzazione e alla spedizione”.
• Lo scenario mondiale del mercato del vino è estremamente dinamico. Come intende muoversi Sacmi in questo contesto?
“La produzione mondiale di vino, avviata verso i 250 milioni di ettolitri entro il 2019, vede buone prospettive di crescita in particolare su mercati emergenti quali Cina e Sudafrica, ma anche un primario mercato di sbocco negli States. Sacmi Wine&Spirits individua nella ‘cantina chiavi in mano’ il fulcro per un efficace posizionamento nel settore. La cantina, insomma, non solo come luogo di produzione e lavorazione del vino – ambiti presidiati da Sacmi anche grazie a un recente accordo di collaborazione con un primario laboratorio internazionale di enologia – ma anche come luogo esperienziale dove il cliente viene a contatto con una filosofia produttiva, dal design della linea all’esperienza sensoriale complessa legata al mondo della lavorazione e fermentazione delle uve. Per questo la Divisione avrà come focus principale, accanto alla produzione di macchine per il processo e il riempimento, la realizzazione di cantine complete, luoghi di eccellenza tecnologica ed enologica e status symbol al tempo stesso, che ambiscono a rappresentare un’altra pietra miliare nel percorso di sviluppo e crescita del Gruppo Sacmi nel mondo del beverage”.
Sacmi
La Carta d’identità
Protagonista globale dell’impiantistica industriale nei settori ceramics, packaging, plastics, automation & food processing, Sacmi consolida oltre 1,4 miliardi di euro di fatturato, con 80 società attive in 30 Paesi del mondo e più di 4mila collaboratori, 1.000 dei quali impiegati nella casa madre di Imola. La capillarità del network commerciale e gli avanzati servizi di assistenza post vendita garantiti da sedi e filiali dislocate in tutto il mondo consentono al Gruppo di proporsi come interlocutore privilegiato per un’offerta impiantistica integrata e chiavi in mano, personalizzata sulla base delle specifiche esigenze del committente e del mercato. Il laboratorio R&S Sacmi, certificato dai top player internazionali del beverage, è punto di riferimento per tutte le aziende del Gruppo e accompagna il cliente sin dalla fase progettuale, quindi per tutta la vita utile della macchina e dell’impianto.