Vinitaly 2023 - Premesse di nuove opportunità
Oggi l’occasione dell’edizione 2023 offrirà l’opportunità alle aziende espositrici di intercettare con determinazione le nuove possibilità di crescita, rafforzando ulteriormente i record dell’export dello scorso anno e puntando, attraverso questa nuova edizione, verso una maggiore valorizzazione del patrimonio vitivinicolo.
Se il Vinitaly 2022 è stato un punto cardinale per la ripartenza del vino, dando soluzioni ad alcune incognite che il settore temeva di non superare, la consapevolezza dei valori rappresentati dal ricco e ineguagliabile mosaico di vini da vitigni autoctoni e il coraggio dei vignaioli italiani hanno permesso di superare gli ostacoli che si frapponevano alla ripresa.
Oggi l’occasione dell’edizione 2023 offrirà l’opportunità alle aziende espositrici di intercettare con determinazione le nuove possibilità di crescita, rafforzando ulteriormente i record dell’export dello scorso anno e puntando, attraverso questa nuova edizione, verso una maggiore valorizzazione del patrimonio vitivinicolo.
Indubbiamente la differenziazione rappresentata dagli oltre 400 vitigni autoctoni utilizzati in vinificazione offrono, ancora una volta, l’opportunità di definire l’Italia protagonista dei mercati con un’offerta di vini differenziati e rari che permettono di affrontare con sicurezza le sfide del mercato. Infatti sempre più forte è l’attenzione degli importatori stranieri verso questi vini. Gli ingredienti che hanno determinato il grande successo dell’edizione 2022 offrono la sensazione di premesse positive anche per l’edizione di quest’anno - in cui si intravede fin da ora quale sarà la qualità dei visitatori e la qualità dei buyer. Una fiera business con nuove opportunità e nuove conoscenze caratterizzata dalla partecipazione di partner internazionali: dagli Stati Uniti, dall’Europa, dal Giappone gli occhi degli operatori saranno ancora una volta rivolti verso i veri tesori italiani, ovvero tutti quei vini non facilmente replicabili perché patrimonio unico del made in Italy.
L’attesa da tutti auspicata è che si ripeta e si amplifichi quale clima di grande entusiasmo, che ha caratterizzato la scorsa edizione, caratterizzata dalla voglia di rincontrarsi sotto il comune denominatore del vino, che, oltre al businnes, trasmette anche una grandissima comunione di intenti.
Chiara Busso