Vinibuoni al nastro di partenza
Vinibuoni d’Italia, con la creazione di Enoteca Italia a Vinitaly 2017, conclude un anno denso di attività e con numeri in crescita relativamente ai partecipanti alle varie iniziative culturali e promozionali che si sono susseguite nei mesi successivi alla presentazione nazionale della guida alla stampa avvenuta a novembre 2016 a Merano Winefestival. Aumentano i lettori
Vinibuoni d’Italia, con la creazione di Enoteca Italia a Vinitaly 2017, conclude un anno denso di attività e con numeri in crescita relativamente ai partecipanti alle varie iniziative culturali e promozionali che si sono susseguite nei mesi successivi alla presentazione nazionale della guida alla stampa avvenuta a novembre 2016 a Merano Winefestival.
Aumentano i lettori della guida e soprattutto le aziende che chiedono di mandare i loro vini in degustazione. Oltre 25 mila quelli degustati dalle 27 commissioni regionali che si sono impegnate nel difficile lavoro di selezione! Un segnale importante che evidenzia la consolidata stima che Vinibuoni d’Italia gode da parte dei produttori.
Ma se Vinitaly 2017 è l’ultimo traguardo del lungo percorso, in realtà segna anche quest’anno il momento di avvio della nuova edizione della guida e conferma un impegno che continua a favore della cultura del vino, secondo le linee tracciate quindici anni fa con l’intento di pormuovere la tipicità, l’unicità e l’identita dei vini autoctoni italiani, che sono testimoni di storia, di cultura di tutti quei territori che compongono i mille variegati tasselli del Vigneto Italia; vini che mantengono tutta la loro attualità e identità di territorio. In questo senso la Guida Vinibuoni d’Italia, nel suo racconto di selezione, promuove il lavoro di tanti viticoltori e avvicina al mondo del vino gli appassionati e i semplici curiosi a cui fornisce una corretta e trasparente informazione.
É proprio questa idea di difesa del patrimonio viticolo italiano, che era in pericolo di scomparsa, che rende straordinariamente importante ed unica l’azione di Vinibuoni d’Italia. Un’azione che ha spinto e continua a stimolare i vignaioli ad un rinnovato impegno sui vitigni storici e rari come elementi di diversità utili per dare identità enologica e anche maggiore attrattiva enoturistica ai territori del vino.
Sempre di più le cantine sono aperte all’accoglienza, ma molto resta ancora da fare per consolidare una più forte cultura del vino del Belpaese sia in Italia che all’estero.
Pertanto la guida, con l’iniziativa Vinibuoni Charming Club intende avvicinare un pubblico di enoturisti sempre più vasto alla produzione del vino; pone un’attenzione ed un valore determinanti alla conoscenza dei luoghi dove il vino nasce e dove operano i viticoltori; offre il modo più autentico per scoprire i caratteri di tipicità e di unicità che stanno alla base dell’enologia italiana.
Nel frattempo con la creazione della App, Vinibuoni d’Italia offre ai produttori uno strumento indispensabile per la promozione del vino italiano non soloin Italia ma, con la versione in lingua inglese, soprattutto all’estero. In Italia si beve sempre meno ed è l’export a far quadrare i conti delle case vinicole. Nei primi otto mesi le vendite in Usa hanno superato i 604 milioni di euro, con un incremento del 17,7% confermando gli Stati Uniti come principale mercato. Ma gli occhi oggi sono puntati all’Asia che sta moltiplicando gli acquisti, con Hong Kong destinata a togliere a Londra e New York il primato delle compravendite delle bottiglie di pregio.
Con la Ap di Vinibuoni d’Italia, i produttori hanno nelle mani uno strumento determinante per promuovere i loro vini, consentendo agli operatori stranieri di testare le etichette migliori dei vini da vitigni autoctoni scelti da chi è garante, come la guida Vinibuoni d’Italia, di scelte libere e indipendenti.