Vinibuoni d’Italia anche quest’anno si arricchisce di sezioni e di rubriche che insieme alla selezione delle aziende accrescono di interesse la guida, che aumenta la fogliazione passando da 704 e 752 pagine.
Si tratta di contributi che sono stati realizzati con la collaborazione di alcuni partner storici e con la attivazione di nuovi sodalizi che hanno condiviso i percorsi e la filosofia operativa della guida.
I lavori della Redazione sono alle fasi conclusive, in tal modo la guida sarà in libreria a fine ottobre, mentre la presentazione ufficiale avverrà, come di consueto, a Merano Winerfestival sabato 11 Novembre al teatro Puccini.
Vinibuoni, Associazione Enoteche Vinarius e Levoni
Vinibuoni d’Italia realizzerà una ventina di presentazioni della guida Vinibuoni d’Italia 2018 in altrettante Enoteche dell’Associazione Vinarius distribuite sul territorio nazionale. L’intenzione è quella di diffondere la conoscenza e la penetrazione della guida su questo segmento che accoglie un pubblico di consumatori solitamente colto. L’Enoteca infatti consente al consumatore di avere maggiori informazioni sui vini, ma facilita anche la conoscenza dei clienti, più competenza sui prodotti che vengono venduti e una relazione spesso strategica con i produttori coniugata con una comunicazione diretta. In molti casi, negli esercizi più qualificati, la mescita si è trasformata in laboratori del gusto, perché unitamente al vino le scelte gastronomiche abbinate ricadono su taglieri di salumi e formaggi ispirati alle specificità territoriali della Penisola. Proprio per questo il salumificio Levoni, partner storico della guida sarà presente con i propri prodotti in abbinamento ai vini. Nella guida un’apposita sezione dal titolo “Le enoteche del gusto” illustrerà il progetto e consiglierà il lettore verso gli esercizi segnalati.
Ambasciatori
E’ il claim con cui Vinibuoni d’Italia, in questa edizione contraddistingue il libero impegno di un gruppo ristretto di protagonisti che attraverso il vino e la valorizzazione dei vitigni autoctoni hanno dato sviluppo al territorio che li ospita. Al recupero di questi vini si sono dedicati i vignaioli italiani e oggi sono molte le aziende che, attraverso la diffusione dei vini da vitigni autoctoni, hanno favorito un volano di promozione della cultura, del paesaggio e delle bellezze artistiche in cui l’azienda opera. Ai produttori interessati è stata offerta l’opportunità di presentarsi e di esibire il vino storico che rappresenta per così dire il “cult” dell’azienda.
Vinibuoni Charming Club
L’enoturismo si conferma una risorsa economica e culturale importante per il Belpaese.
Per soddisfare l’interesse e le richieste dei suoi lettori, la guida Vinibuoni d’Italia segnala da anni le aziende vitivinicole che offrono ospitalità nelle proprie strutture o in location ad esse collegate, evidenziando questo servizio con un’apposita icona messa a lato del nome dell’azienda selezionata in guida. Con Vinibuoni Charming Club Vinibuoni d’Italia ha voluto fare di più, offrendo per il secondo anno un ventaglio di proposte veramente suggestive. Le aziende presenti in questa sezione colgono infatti l’opportunità di valorizzare la loro attività collegando la scoperta dei territori vitivinicoli ad una piacevole sosta di relax e/o di degustazione inserita nei territori tipici di produzione.
Con Repower Vinibuoni promuove la mobilità sostenibile
Con la collaborazione intrapresa con Repower a partire da questa edizione la guida inserisce un nuovo tassello nel mosaico di iniziative intraprese per promuovere un concetto di sostenibilità a 360 gradi, di cui la mobilità rappresenta un aspetto chiave. Alcune cantine, specie se attrezzate per l’ospitalità agrituristica o di degustazione, si sono già attrezzate per venire incontro a chi inizia a muoversi su auto ibride plug-in o elettriche, offrendo loro un servizio di ricarica. Infatti l’auto elettrica si prefigura come l’alternativa sostenibile alla mobilità tradizionale. Offrire all’enoturista il servizio di ricarica, al di là di rafforzare il messaggio etico fortemente sostenuto dalla guida Vinibuoni d’Italia, rappresenta senza dubbio un’opportunità economica in più per le cantine stesse che diventerebbero veri punti di approdo nella mappa dei punti di ricarica italiani. Proprio per questo è nata una collaborazione con Repower, una società internazionale che opera nell’ambito del settore energetico e cha da alcvuni anni dedica alla mobilità sostenibile molta attenzione.
Friuli Venezia Giulia, Ersa e il focus dei giornalisti di settore
Per il settimo anno consecutivo, grazie alla collaborazione avviata con Ersa - l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale - e con il comune di Buttrio, proprio in questa amena cittadina dei Colli Orientali si svolgono le finali di VInibuoni d’Italia. Definito la casa dei grandi bianchi d’Italia, il Friuli Venezia Giulia vanta in realtà un panorama enoico assai eterogeneo e variegato. Nei 20.000 ettari vitati si coltivano straordinari autoctoni bianchi (friulano, malvasia, picolit, ribolla gialla, verduzzo, vitovska) e rossi (refosco, schioppettino, pignolo), accanto ad alloctoni ormai da tempo perfettamente ambientati. Le quattro diverse enoregioni che lo compongono - Grave del Friuli, Pianura Friulana, Colli Orientali Friulani, Carso Triestino - sono tutte caratterizzate da una cultura enogastronomica, artistica e ambientale di antichissima storia e notevolissimo fascino. Vinibuoni ha raccolto la testimonianza di giornalisti italiani e stranieri che in un’apposito comparto ha offerto loro l’opportunità di un flash sul Friuli Venezia Giulia vitivinicolo.
Prosecco e Lambrusco, big nell’export e nei consumi
Il trend dei consumi premia i vini freschi e di moderato grado alcolico proprio come il Lambrusco che è diventato, negli ultimi 10 anni, uno dei vini italiani più apprezzato ed esportato nei mercati internazionali, raggiungendo 52 Paesi in 5 continenti. Il trend riguarda anche l’Italia perchè il Lambrusco è il vino maggiormente venduto nella Gdo. In termini quantitativi negli ultimi anni va sottolineata anchdl’ascesa del Prosecco e oggi ogni cinque bottiglie di vino italiano a denominazione controllata e/o garantita una è di Prosecco. Le previsioni per l’anno in corso indicano un ulteriore progresso tra il 5 e 7% in più del record dei 410 milioni di bottiglie raggiunto nel 2016, quando l’incremento aveva raggiunto il 15%. Nell’ambito della produzione del Lambrusco e del Prosecco Doc, Vinibuoni d’Italia ha ritenuto importante dare, in due apposite sezioni, un’indicazione ai suoi lettori per orientarli a cogliere i migliori prodotti in base alle modalità di degustazione e di valutazione della guida.
Sostenibilità e viticoltura green
Vinibuoni d’Italia dedica da anni la propria attenzione all’impegno delle aziende che si sono dotate di standard e codici volontari per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della produzione vitivinicola. Questo impegno viene segnalato in guida con un’apposita icona, che permette al lettore di individuare agevolmente le aziende virtuose. Partendo da queste premesse, Vinibuoni d’Italia segnala, con una apposita icona, le aziende virtuose e in collaborazione con importanti partner essi stessi impegnati sui valori etici della sostenibilità ambientale - Verallia, Repower e Amorim – invierà alle aziende meritevoli il diploma di merito.
La cantina chiavi in mano di Sacmi / Defranceschi
Anche quest’anno continua la collaborazione di Vinibuoni d’Italia con Sacmi Wine&Spirits che con l’acquisizione della Defranceschi e la collaborazione con laboratori di enologia (come Enosis Meraviglia, diretta da Donato Lanati) e archistar di fama mondiale lancia la sfida al mondo delle “piccole cantine” di qualità, non solo luogo di produzione, ma anche e soprattutto come luogo esperienziale completo dove il cliente a contatto con un’identità, un territorio, una storia familiare e aziendale.