Settima edizione del Premio Michele D’Innella di Vinibuoni d’Italia
In occasione della presentazione della guida Vinibuoni d’Italia nell’ambito del Merano WineFestival, Mario Busso, curatore della guida, in collaborazione con il Consorzio Prosecco Doc, dell’azienda Mandrarossa, del Consorzio Lessini Durello e del Merano WineFestival ha assegnato il Premio Michele D’Innella ad Andrea Terraneo, Daniel Thomases, Licia Granello e Luigi Moio. Il Premio Michele D’Innella da
In occasione della presentazione della guida Vinibuoni d’Italia nell’ambito del Merano WineFestival, Mario Busso, curatore della guida, in collaborazione con il Consorzio Prosecco Doc, dell’azienda Mandrarossa, del Consorzio Lessini Durello e del Merano WineFestival ha assegnato il Premio Michele D’Innella ad Andrea Terraneo, Daniel Thomases, Licia Granello e Luigi Moio.
Il Premio Michele D’Innella da 7 anni viene attribuito dalla guida del Touring Club Italiano a personaggi che nel panorama enologico italiano hanno contribuito attraverso l’impegno giornalistico o la divulgazione al consumatore a valorizzare la cultura del vino non solo focalizzandosi sull’etichetta ma soprattutto sul territorio stesso da cui nascono i vini.
I produttori presenti al teatro Puccini, e in particolare il direttore del Consorzio del Prosecco Luca Giavi, hanno sottolineato l’importanza di questo premio, mettendo soprattutto in evidenza quello assegnato a Vinarius nella persona del suo presidente, poiché l’Associazione è fortemente impegnata nella formazione dell’enotecario e dei suoi collaboratori e nella diffusione della cultura del vino italiano. Eloquenti le parole di Licia Granello de La Repubblica sul valore della guida nel promuovere la tipicità dei prodotti italiani rappresentati dai vitigni autoctoni. Un valore inestimabile e unico, come ha avuto modo di ribadire anche Daniel Thomases, emozionato nel riscontrare nel premio un inaspettato e gradito riconoscimento alla sua carriera di divulgatore internazionale dei vini italiani, nel mondo ma soprattutto in America.
Lo speciale riconoscimento è stato attribuito anche a Luigi Moio per il libro “Il respiro del vino” che ha avuto modo di rinnovare, dal palcoscenico di Vinibuoni d’Italia, i contenuti di questa preziosa opera letteraria.
Ai quattro protagonisti è stata consegnata la targa Vinibuoni d’Italia, realizzata in collaborazione con i partner, oltre al goloso “riconoscimento” del salume Il Gentile Levoni, nel suo formato speciale da un metro e mezzo.
• Licia Granello
Giornalista de “La Repubblica”, nel 2001 ha scelto di diventare food editor, occupandosi di alimentazione a 360 gradi, dalla nutrizione all’agricoltura biologica, all’alta gastronomia. Dal 2004 firma la doppia pagina domenicale della testata. È docente di Antropologia dell’Alimentazione presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Tra i titoli più significativi: “Don Alfonso 1890. Sant’Agata sui due Golfi, Macao, Marrakech. Dal Mediterraneo al mondo”, “Il gusto delle donne. Il mestiere della tavola in venti storie al femminile”, “Mai fragole a dicembre. Il piacere della tavola secondo le stagioni”.
• Luigi Moio
È uno dei maggiori esperti italiani di enologia, ordinario all’Università Federico II di Napoli, presidente del gruppo di esperti di Tecnologia del Vino dell’OIV (Organisation International de la Vigne et du Vin) di Parigi, socio ordinario dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino I suoi studi e le loro applicazioni hanno contribuito alla riscoperta e alla valorizzazione di innumerevoli vitigni autoctoni del Sud Italia. Autore del best seller “Il respiro del vino”.
• Daniele Thomases
Americano del Connecticut, laureato in lettere alla Harvard University, è stato wine-writer per diverse testate italiane ed europee curando per una trentina d’anni la “Guida dei Vini” di Luigi Veronelli. Ha contribuito nella sua lunga attività a diffondere la cultura del vino italiano come responsabile in Italia di The Wine Advocate, il ‘vangelo’ dell’autorevole, temuto e venerato critico Usa Robert Parker. Daniel Thomases è stato inoltre corrispondente in Italia per Wine Spectator e International Wine Cellar.
• Andrea Terraneo
Andrea Terraneo dal 2013 è presidente di Vinarius, l’Associazione delle Enoteche italiane, fondata nel 1981, che riunisce circa 100 fra bottiglierie e punti vendita di vino alla mescita in tutto il territorio nazionale ed estero. Fin da subito Andrea si è posto l’obiettivo di trovare nei giovani la spinta giusta per il vino di qualità e sancire il ruolo dell’enotecario in una veste più dinamica di valorizzazione della cultura enoica.