A Fontanafredda la Giornata mondiale del Serralunga Day
Si è svolto il 9 settembre, nella splendida cornice del Villaggio Narrate di Fontanafredda, il “Serralunga Day” la prima giornata mondiale dedicata al Barolo del Comune di Serralunga d’Alba. A 30 anni dalla nascita della menzione comunale, i produttori hanno istituito un appuntamento annuale, il secondo venerdì di settembre. Il “Serralunga Day” nasce dal desiderio
Si è svolto il 9 settembre, nella splendida cornice del Villaggio Narrate di Fontanafredda, il “Serralunga Day” la prima giornata mondiale dedicata al Barolo del Comune di Serralunga d’Alba. A 30 anni dalla nascita della menzione comunale, i produttori hanno istituito un appuntamento annuale, il secondo venerdì di settembre.
Il “Serralunga Day” nasce dal desiderio di tutti i produttori della denominazione di dare vita a un momento di confronto sulle diverse interpretazioni del territorio, concretizzandolo con una presentazione ad amici, critici e stampa l’anteprima straordinaria dell’annata 2019, rigorosamente alla cieca, con l’unico scopo di delinearne un ritratto comune.
I “Serralunga writers”, pool di giornalisti, critici e amici, al termine della degustazione, hanno elaborato un manifesto descrittivo dell’annata, intitolato “Barolo Serralunga d’Alba 2019, la grammatica del tannino”:
“Come i periodi letterari di Seneca erano diretti e incisivi, così i tannini del Barolo Serralunga d’Alba 2019 risultano rigorosi nello stile e simili alla leggiadria dei versi del grande poeta. Una vendemmia classica, ma mai polverosa che esprime grande dinamismo e profondità. Qui, c’è contemporaneità espressa in una leggerezza impalpabile e un’eleganza senza tempo. La distintività dell’origine è testimoniata da una grande nettezza, balsamicità e freschezza. È evidente il superamento del mero abbinamento gastronomico, indice di grande versatilità e attualità. Un’ottima annata, godibile e golosa sin da subito e al contempo rispettosa, rigorosa ed evocativa. Con la 2019 Serralunga si conferma un terroir che, da sempre, dà valore al tempo restituendo a sua volta valore al vino. Un racconto unanime che traduce nel calice un territorio unico e fortemente identitario che parla il verbo del presente con uno sguardo verso il futuro come una promessa. Ci piace pensare che oggi Seneca avrebbe condiviso con noi un Barolo Serralunga d’Alba 2019!”.
La giornata è terminata con la grande cena di gala al Garden del Lago, con i piatti dello chef stellato Ugo Alciati di Guidoristorante, accompagnati da tutti i Barolo 2018 dei produttori della menzione comunale di Serralunga d’Alba.
L’intero ricavato della cena è stato devoluto da parte di tutti i produttori di Serralunga ad una associazione territoriale che propone un progetto dedicato alle famiglie con bambini malati di cancro che hanno ultimato le terapie e iniziato il loro percorso di recupero: LA COLLINA DEGLI ELFI di Govone.
Presenti al “Serralunga Day” i 25 produttori della denominazione del Barolo del Comune di Serralunga d’Alba. Eccoli in ordine alfabetico: Alessandro Rivetto, Angelo Negro, Boasso Franco, Ca’ Rome’, Cantina del Nebbiolo, Cascina Adelaide, Domenico Clerico, Enrico Serafino, Ettore Germano, Famiglia Anselma, Fontanafredda, Garesio, Giovanni Rosso, Luigi Baudana, Luigi Vico, Palladino, Paolo Manzone, Pico Maccario, Pira, Podere Gagliassi, Principiano Ferdinando, Rivetto, Schiavenza, Tenuta Rocca, Villadoria.
L giornata si è aperta in mattinata con il Barolo Renaissance 2019 di Fontanafredda, introdotto da Andrea Farinetti e spiegato nell’etimologia del termine da Oscar.
Segnare una Renaissance, un Rinascimento con ovvio riferimento al Rinascimento storico significa Fiducia, ovvero rapporto reciproco di comprensione che nelle intenzioni dovrebbe mettere fine ai conflitti, alle gelosie, all’invidia. Non c’è nulla come il mondo del vino – nel quale agiscono intelligenze, competenze, sfide, sogni – che possa evocare grandi categorie di pensiero e speranza. A questa sintesi è consacrato il Barolo Fontanafredda Renaissance 2019, che abbiamo apprezzato in mattinata per l’immediata piacevolezza, non disgiunta dalla complessità, da tannini educati e - come vuole Serralunga - da percorso progressivo dinamico pervaso di spezie, balsami e freschezza.