Grana Padano e vini autoctoni
Ad Enoteca Italia sarà possibile anche confrontarsi con uno dei più classici abbinamenti: vino e formaggio. In collaborazione con Grana Padano Dop sarà possibile povare le tre stagionature di questo gioiello italiano dell’arte casearia con i vini da vitigni autoctoni. Mario Busso, curatore nazionale della guida, offre i seguenti consigli a chi si vuole provare
Ad Enoteca Italia sarà possibile anche confrontarsi con uno dei più classici abbinamenti: vino e formaggio. In collaborazione con Grana Padano Dop sarà possibile povare le tre stagionature di questo gioiello italiano dell’arte casearia con i vini da vitigni autoctoni.
Mario Busso, curatore nazionale della guida, offre i seguenti consigli a chi si vuole provare una golosa esperienza.
Grana Padano Dop fresco, con una stagionatura inferiore ai 12 mesi presenta profumi non ancora complessi, che ricordano il latte e la panna da cui si origina. La bocca esalta il suo carattere dolce e una discreta grassezza. La sapidità, appena accennata, stimola una discreta salivazione, pertanto occorrono vini morbidi, freschi di acidità, appena tannici e leggermente caldi di alcol, con profumi fruttati mai invadenti.
Il Grana Padano Dop 18 mesi si caratterizza con aromi che sanno ancora di latte e di panna, contemporaneamente si sviluppano profumi più complessi di burro e di fieno. Alle sensazioni olfattive fa seguito in modo circolare e continuo il sapore, che esalta una discreta salinità, la quale, a sua volta, stimola la salivazione. Dopo la deglutizione questa stagionatura di Grana Padano lascia sulla lingua una leggera, sottile e caratteristica patina di grasso.
Per esaltare le caratteristiche del formaggio occorre dunque un vino leggermente tannico, un vino rosso di discreta intensità e di medio-lunga persistenza. Un vino giovane e fresco, possibilmente ricco di aromi e di evocazioni che riportano alla fragranza dell’uva da cui si origina.
Grana Padano 28 mesi Riserva
Questo magico prodotto, con i suoi aromi evoluti di burro e di fieno, con la sua piccantezza equilibrata e la sua generosa sapidità, dopo la deglutizione lascia la bocca ricca di sapori, che si stemperano lentamente. Pertanto il vino più appropriato, se si vuole giocare per associazione, è un nettare generoso, longevo, prorompente, intenso, persistente e lungo. Se invece si amano le contrapposizioni di aromi e di sapori, si possono effettuare matrimoni elettivi con vini passiti, che stemperano la vena leggermente aggressiva del Grana Padano Riserva, per ricomporre sul palato l’armonia e l’equilibrio.
Eccoci dunque pronti per un altro viaggio goloso nelle varie regioni italiane, attraverso il caleidoscopico mondo dei vini autoctoni, capaci con la loro rara poliedrica diversità di confrontarsi a meraviglia con questo protagonista straordinario e versatile del paniere gastronomico della Penisola.
Consiglio frizzante
Sulle tre stagionature di Grana Padano, un calice di bollicine è sempre un apprezzato e intrigante compagno specie all’ora dell’aperitivo.