Le candele accese nei vigneti in Alto Adige, un'antica usanza per salvarli dal gelo

Il freddo fuori stagione ha portato chi cura i vigneti attorno all’Abbazia di Novella a sfruttare un vecchio metodo contro le gelate

La Redazione di Vinibuoni d’Italia è rimasta attonita difronte alla drammaticità rappresentata dal gelo che ha colpito le vigne di parte dell’Italia e in particolare dell’Alto Adige. Le immagini che corrono sul web riprendono in particolare i vigneti “riscaldati” da migliaia di candele per proteggere la vite dai geli delle notti passate.Soprattutto nelle valli più alte  le temperature sono andate sotto lo zero e, per i frutteti,  si sono attivati gli impianti antigelo che consentono la formazione di uno strato di ghiaccio sugli alberi, impedendo danni alla fioritura.  A essere maggiormente colpiti sono stati tuttavia i vigneti, dove il sistema d’irrigazione antibrina non si può utilizzare.  Il freddo fuori stagione  ha portato chi cura i vigneti attorno all’Abbazia di Novacella a sfruttare un vecchio metodo contro le gelate, in altre parole i viticoltori hanno acceso migliaia di candele vicino alle piante di vite per evitare  che il freddo eccessivo danneggiasse i fiori e le gemme appena spuntate attorno alle piante. Le immagini sono impressionanti, ma grazie a questa pratica antica  i danni causati dal gelo sembra siano stati tamponati.  Esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai vignaioli con l’augurio che l’attività in vigna possa riprendere sotto più favorevoli condizioni climatiche.

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