Uomini e Radici 2016
Il Comune di Buttrio in collaborazione con Vinibuoni d’Italia e Touring Club Italiano nell’ambito del premio istituito dalla Fiera dei vini da vitigni autoctoni con l’edizione 2016, che raggiunge il suo 85° anniversario, ha istituito il premio “Uomini e Radici”. Il riconoscimento, che avrà continuità negli anni a venire, intende mettere in luce ed esaltare
Il Comune di Buttrio in collaborazione con Vinibuoni d’Italia e Touring Club Italiano nell’ambito del premio istituito dalla Fiera dei vini da vitigni autoctoni con l’edizione 2016, che raggiunge il suo 85° anniversario, ha istituito il premio “Uomini e Radici”.
Il riconoscimento, che avrà continuità negli anni a venire, intende mettere in luce ed esaltare storie, uomini, avvenimenti e idee che hanno fatto il passato e costruito il presente del Friuli Venezia Giulia con uno sguardo mirato alla formazione del senso di appartenenza al territorio e alla volontà di promuoverlo.
Premio Radici a Walter Filiputti
Le radici sono importanti nella vita di un uomo, anche se le gambe a volte sono fatte per andare altrove. Questo significa che in un mondo dove la mobilità e gli spazi sono globali e ormai senza confini, sul piano della comunicazione e della divulgazione delle idee, il radicameto alla propria terra accompagna quasi sempre momenti di scoperta autonoma e voglia di svelare agli altri le emozioni e la cultura delle proprie origini.
Comunicare le radici diventa un modo e un auspicio - attraverso l’opera di tanti uomini e donne friulane - di offrire conoscenza, spirito di curiosità, apertura e apprezzamento di un mondo, quello del FVG, nella convinzione che esperienze attente alla dimensione dell’incontro interculturale, del rispetto della natura e della dignità degli uomini sono il modo migliore di conoscere.
In un tempo in cui la pluralità degli spazi e del gusto si fa sempre più evidente, grazie alle persone che si spostano per motivi di turismo, di lavoro o per riformulare il proprio futuro è importante intraprendere percorsi ideologici consapevoli e rispettosi delle persone e dei modi di vita altrui, partendo altresì dalla consapevolezza e dalla volontà di valorizzare le memorie e le culture che sono nostre.
Sono questi i presupposti in base ai quali quest’anno il premio viene attribuito a Walter Filiputti, venerdì 10 Giugno alle ore 18,30 a Villa di Toppo Florio a Buttrio.
Walter Filiputti è docente di Comunicazione e Linguaggio del vino presso la Facoltà di Agraria di Milano. Per molti anni è stato uno dei vignaioli più impegnati del Friuli: basta ricordare il suo lavoro per il recupero del Pignolo. Ha, inoltre, prodotto il primo bianco secco in barrique d’Italia. Giornalista pubblicista, tra i fondatori dell’Associazione italiana sommelier del Friuli Venezia Giulia, si occupa di studi e progetti per la valorizzazione del territorio attraverso i vini e la cucina, temi che ha sviluppato anche in numerosi testi e pubblicazioni, oltre a continuare a svolgere l’attività di consulenza per importanti aziende vinicole.
È presidente del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori e consulente per la Camera di Commercio di Udine per il settore dell’enogastronomia e gli eventi ed esso collegati.
Premio alle aziende vitivinicole Toros, Vigna Petrussa e La Roncaia
Il vino è fonte di ispirazione, sapore da gustare, compagno d’avventura, ma anche e soprattutto prodotto “culturale”, frutto dell’interazione tra l’uomo, la natura e il territorio. Il fattore che contraddistingue coloro che sanno apprezzare il vino da quelli che ne abusano sta proprio nella cultura e nella conoscenza. Il vino è dunque l’espressione di un territorio, della sua storia e delle persone che lo animano.
Vinibuoni d’Italia e la Fiera dei vini da vitigni autoctoni di Buttrio hanno dunque deciso di istituire un premio, che proseguirà negli anni a venire, per quei vignaioli che si sono particolarmente distinti nel comunicare, attraverso il vino prodotto, la sua valenza di bene culturale che evoca ambienti, paesaggi, cultura e tradizioni. La possibilità di associare il vino ad un territorio, ad un luogo, alla gente che ci lavora è un elemento che arricchisce la qualità percepita del vino stesso.
Claude Levi Strauss amava dire “… a buon pensare, buon mangiare…”, alludendo alla migliore predisposizione ad esprimere un giudizio positivo, quando il consumatore ha in mente i luoghi da cui trae origine un prodotto e, nel caso specifico, il vino che è nel bicchiere.
Vinibuoni d’Italia e la Fiera dei vini da vitigni autoctoni di Buttrio, con il premio “Uomini e Radici”, hanno voluto assegnare un tributo ai quei produttori che si sono distinti nell’elaborare vini che hanno suscitato emozioni per qualità organolettica e per adesione al territorio.
Per fare questo è stato creato un protocollo, infatti ogni anno verranno selezionate tre tipologie di vino: un vino bianco, un vino rosso e un vino dolce. Rispetto alla tipologia individuata i produttori che meglio si sono classificati, raggiungendo il maggior numero di Corone e Golden star, ovvero i massimi riconoscimenti di Vinibuoni d’Italia, nelle ultime cinque edizioni della guida, ricevono il premio “Uomini e Radici”.
La Fiera dei vini di Buttrio e Vinibuoni d’Italia hanno individuato per l’edizione 2016 le seguenti tipologie di vino:
Friulano per il vino bianco
Refosco dal peduncolo rosso per il vino rosso
Ramandolo per il vino dolce.
Questi i produttori premiati nell’edizione 2016 di “Uomini e Radici”:
Toros - Collio Doc Friulano
premiato con Corona nelle edizioni di Vinibuoni d’Italia 2012/2013/2014/2016 e Golden Star 2015
Vigna Petrussa - Venezia Giulia Igt Refosco dal peduncolo rosso
premiato con Corona nelle edizioni 2012/2013/2014
La Roncaia - Ramandolo Docg
premiato con Corona 2012/2014
Riceveranno il diploma Venerdì 10 Giugno alle ore 18,30 a Villa di Toppo Florio a Buttrio.