Vinibuoni d’Italia a Vinitaly 2016
In occasione del 50° anniversario di Vinitaly, Vinibuoni d’Italia si presenta in fiera con un pacchetto di iniziative veramente interessanti, che se da un lato indicano gli importanti traguardi raggiunti dalla guida, dall’altro anticipano importanti novità sul piano della collaborazione con i vari partner che ci accompagnano ormai da anni e proposte articolate sul futuro
In occasione del 50° anniversario di Vinitaly, Vinibuoni d’Italia si presenta in fiera con un pacchetto di iniziative veramente interessanti, che se da un lato indicano gli importanti traguardi raggiunti dalla guida, dall’altro anticipano importanti novità sul piano della collaborazione con i vari partner che ci accompagnano ormai da anni e proposte articolate sul futuro della promozione e della valorizzazione dei vini da vitigni autoctoni e delle aziende che verranno selezionate in guida.
La presenza di Vinibuoni d’Italia a Vinitaly, rappresenta un evento che si è affermato anche per i richiami che in questi anni ha rapresentato a livello internazionale. Infatti sono ormai moltissimi gli operatori che passano le prime giornate allo stand perché Enoteca Italia allestita dalla guida offre la possibilità di degustare in un unico spazio il meglio della enologia autoctona italiana. In questo senso si affianca a Vinitaly nel valorizzare 50 anni di storia di quell’Italia delle eccellenze, che proprio attraverso il vino ha saputo farsi apprezzare nel mondo.
Vinibuoni d’Italia è l’unica guida dedicata ai vini da vitigni autoctoni ed è ispirata a valorizzare le radici locali, il territorio e la tipicità ovvero quei valori che - al di là delle qualità organolettiche intrinseche nel bicchiere che viene sorseggiato - fanno del vino un racconto di cultura e di uomini.
Vinibuoni d’Italia inoltre è unica nel suo genere per la trasparenza nelle selezioni. Con l’iniziativa “Oggi Le Corone Le Decido Io”, da quattro anni il pubblico, composto da operatori, ristoratori e winelovers, in parallelo alle commissioni di Vinibuoni d’Italia, può indicare con il proprio voto i vini da inviare a Corona, ovvero il massimo riconoscimento che la guida riconosce ad un vino.
Anche quest'anno Vinibuoni si presenta a Vinitaly con due grandi banchi di assaggio: Enoteca Italia con 425 vini selezionati dalla guida, e Sparkling Star, un straordinario concorso con 390 spumanti da tutta Italia. Ma la vera novità è che enoteca italia e sparkling star diventano smart.
Scaricando la App (Enoteca Italia @ Vinitaly) si potrà vivere al meglio un’esperienza di degustazione unica in occasione di Vinitaly. Si potrà consultare il catalogo, registrare i vostri vini preferiti, con le vostre note di degustazione ed una foto della bottiglia.
Troverete inoltre i dettagli delle aziende selezionate nell'edizione 2016 della guida presenti in Enoteca Italia.
Puoi scaricarla direttamente dal play store di Google
Quest’anno presso lo stand ci sarà il consueto appuntamento con APERò, laboratorio di degustazione di quattro tipologie di SALUMI LEVONI con quattro diversi vini autoctoni selezionati.
Grana Padano Dop nelle 3 stagionature completerà gli abbinamenti.
Inoltre sarà possibile partecipare ad altri due laboratori:
Domenica 10 Aprile – ore 16
• L’ora del Tajut – San Daniele nel piatto e Friulano nel bicchiere.Tajut, ovvero l’aperitivo friulano per eccellenza, sinonimo fino a pochi anni fa di Tocai e ora,
di Friulano. Servito nel bicchiere di vino da 1/8 di litro, si accompagna per tradizione al Prosciutto
di San Daniele. Lo apprezzeremo al banco di Enoteca Italia nelle Doc Friuli Colli Orientali oppure Friuli Isonzo oppure Collio.
A cura di Liliana Savioli ed ERSA – Friuli Venezia Giulia
Lunedì 11 Aprile – ore 16
• Le variazioni della Spergola
Degustazione guidata di alcune tipologie di vini a base di uva Spergola, un’uva tipica delle zone di Scandiano, Ventoso, San Ruffino e Casalgrande.
A cura di Laura Franchini e La Compagnia della Spergola.
Oggi la forza socio-economica della viticoltura italiana è strettamente legata alla tipicità dei prodotti storicamente associati a un territorio, e in questo i vitigni autoctoni sono assolutamente imbattibili. Tutti i trend di consumo nazionale e internazionale indicano chiaramente come gli appassionati oggi sono alla ricerca e acquistano più volentieri vini che abbiano “qualcosa da dire”. Non a caso il sociologo francese Pierre Bourdieu ha coniato il termine “capitalismo culturale” per indicare quell’insieme di fattori non finanziari che sostengono e spingono lo sviluppo di un popolo e una zona a raggiungere obiettivi che non sarebbero per loro altrimenti raggiungibili.
La storia del futuro è già iniziata.